cronaca

Maxi inchiesta nella sanità umbra, 35 indagati e arresti domiciliari

sabato 13 aprile 2019
Maxi inchiesta nella sanità umbra, 35 indagati e arresti domiciliari

Falso ideologico, rivelazione di segreto d’ufficio, favoreggiamento e abuso d’ufficio. Sono queste alcune delle ipotesi di reato contestate ai 35 indagati coinvolti a vario titolo nella maxi inchiesta della guardia di finanza su presunti “interventi” di politici e dirigenti sanitari umbri nei concorsi svolti in alcune Aziende ospedaliere di Perugia.

Nel suo complesso l’indagine nella sanità umbra coinvolgerebbe la presidente della Regione, Catiuscia Marini, l’assessore regionale alla Sanità, Luca Barberini e il segretario regionale del Pd, Gianpiero Bocci, questi ultimi due ai domiciliari. Stesso provvedimento restrittivo è stato disposto per il direttore generale dell’ospedale Emilio Duca e il direttore amministrativo Maurizio Valorosi.

L'INCHIESTA L’attività della Guardia di Finanza è scattata nella mattinata di venerdì 12 aprile con una serie di perquisizioni negli uffici di alcuni degli indagati, tra i quali quello dell’assessore regionale Barberini. L’inchiesta, coordinata dai pm Paolo Abbritti e Mario Formisano sotto la supervisione del procuratore capo Luigi De Ficchy, si è concentrata su undici procedure di concorso ritenute truccate. Secondo quanto emerso nel corso dell’indagine i vincitori avrebbero avuto in anteprima comunicazioni relative alle possibili tracce degli esami.

MARINI FIDUCIOSA “Quest’oggi - ha dichiarato la presidente Marini nel primo pomeriggio di venerdì - mi è stata notificata dalla Procura della Repubblica di Perugia una richiesta di acquisizione di atti nell’ambito di una indagine preliminare relativa a procedure concorsuali in capo ad una Azienda sanitaria umbra. Ho offerto la mia massima collaborazione personale e istituzionale all’attività dei rappresentanti dell’Autorità giudiziaria. Sono assolutamente tranquilla e fiduciosa nell’operato della Magistratura, nella certezza della mia totale estraneità ai fatti e ai reati oggetto di indagine”.

VERINI COMMISSARIO PD In ambito politico: "Dopo l'autosospensione del Segretario regionale dell'Umbria, il segretario del Pd Nicola Zingaretti ha deciso immediatamente di commissariare la Federazione Regionale del Pd dell'Umbria con l'onorevole Walter Verini, Presidente del Pd dell'Umbria". E' quanto si legge in una nota del Pd.

BARBERINI SDI DIMETTE Da parte sua, l’assessore regionale alla sanità Luca Barberini si dichiara estraneo ai fatti contestati e ha deciso di dimettersi dalla carica. Loreto noto il suo difensore, l'avvocato David Brunelli, annunciando l'autosospensione dal Pd del suo assistito e la decisione di dimettersi dall'incarico. "Barberini - ha sottolineato il legale - ha la massima fiducia nell'operato della magistratura, che saprà accertare la sua estraneità alla vicenda. Si è autosospeso dal Partito democratico e si dimetterà dall'incarico di assessore regionale proprio per permettere di fare la massima chiarezza e non intralciare in alcun modo l'attività di indagine. Un atto di responsabilità, rispetto al suo mandato di amministratore pubblico - ha concluso l'avvocato Brunelli - che ha sempre svolto con onestà e rigore".