cronaca

Il virologo Roberto Burioni: "Meritocrazia vaccino contro gli scandali"

sabato 13 aprile 2019
Il virologo Roberto Burioni: "Meritocrazia vaccino contro gli scandali"

"Un vaccino contro gli scandali in sanità? Può essere solo uno: una sana meritocrazia". Il virologo Roberto Burioni risponde così all'AdnKronos Salute che gli chiede un commento sull'inchiesta in Umbria. Se si vuole pensare a un vaccino in grado di prevenire questi casi, "l'unico è la meritocrazia. Come si somministra? In un modo molto semplice: facendo sì che chi sceglie sia responsabile della scelta che fa. Può anche essere una scelta arbitraria, ma chi la compie deve esserne responsabile, così come accade in tutto il mondo".

Burioni, medico 'social' paladino dei vaccini e dell'evidenza scientifica, non vuole entrare nel merito specifico del caso umbro che "non conosco a sufficienza". Ci tiene però a ribadire che "la sanità italiana è ottima, fra le migliori al mondo, un bene che dobbiamo custodire".

La meritocrazia è una delle 'profilassi' per proteggerla e mantenerla in salute, sostiene il virologo. E la responsabilità deve essere condivisa: "Tutti noi dobbiamo impegnarci perché si vada verso una sana meritocrazia", ammonisce il docente dell'università Vita-Salute San Raffaele di Milano. "Per quanto mi riguarda - assicura - tutte le volte che sono stato commissario a un concorso universitario ho sempre fatto del mio meglio perché vincesse il migliore".

Ma come si può fare in modo che i decisori siano effettivamente responsabili delle scelte che fanno? Burioni cita "quello che mi ha detto un mio caro amico" con un ruolo di vertice in un ospedale americano: "Oggi mi spiegava che metà della sua retribuzione è legata alla soddisfazione dei pazienti. Se funzionasse così dappertutto - chiosa l'esperto - a scegliere il meno bravo chiunque ci penserebbe due volte".