cronaca

Il CoPeO incontra in Regione Lazio l'assessore ai trasporti Alessandri

domenica 1 luglio 2018
Il CoPeO incontra in Regione Lazio l'assessore ai trasporti Alessandri

Dall’incontro del direttivo del Comitato Pendolari Orte-Roma - CoPeO con l’Assessore regionale ai Trasporti, insieme alla dirigenza Trenitalia e RFI, l’avvio di un confronto positivo e, sperabilmente, produttivo di risultati per i viaggiatori Il confronto in Regione Lazio, richiesto dal CoPeO, ed accolto dal nuovo Assessore, Mauro Alessandri, ha visto la presenza, insieme alla rappresentanza del Direttivo del CoPeO, dei massimi dirigenti regionali di Trenitalia e di RFI.

Si è svolto nella serata di lunedì 26 giugno, a Roma, un positivo incontro ed avvio di confronto del Comitato Pendolari Orte-Roma - CoPeO con l’Assessore regionale ai Trasporti, insieme ai massimi dirigenti di Trenitalia e RFI. L’incontro, richiesto dal CoPeO, che aveva lo scopo di avviare finalmente un confronto e un contatto costante, in prospettiva positivo per i viaggiatori – e segnatamente per i pendolari delle ferrovie – ha registrato l’esposizione delle proprie esigenze basilari, le più pressanti ed indispensabili da affrontare, con le ovvie, annesse inevitabili doglianze da parte degli iscritti al CoPeO, che angustiano particolarmente i pendolari.

Sono state innanzitutto consegnate le 1.038 firme della petizione promossa dal Comitato Pendolari Orte su Change.org, passando poi ad esporre e chiedere risposte sui punti critici, da tempo irrisolti:

- Le ragioni dei ripetuti e continui ritardi, relativamente a partenze ed arrivi, che avvengono sulla linea ferroviaria Orte-Roma e viceversa, quindi la linea in direzione Viterbo, Rieti, ma anche Umbria, Marche e Toscana;

- Il dirottamento sulla Linea lenta (LL) dei treni Regionali Veloci (RV), questione-clou che aggrava paurosamente spostamenti e necessità dei viaggiatori, raddoppiando di colpo il tempo necessario per il tragitto Roma-Orte;

- La questione del cosiddetto ‘inchino’, per cui le deviazioni dei treni RV sulla Linea Lenta che appaiono squilibrate a vantaggio dei convogli ad Alta Velocità (AV);

- Le questioni relative alla pulizia, le anomalie o l’assenza completa di aerazione caldo/fredda dei vagoni ed altre segnalazioni degli utenti viaggiatori;

- Un invito al potenziamento del servizio con il ripristino della fermata alla stazione FS di Orte dei treni umbri che attualmente non vi fermano;

- Inoltre, la indispensabilità di una comunicazione completa, tempestiva ed in tempo reale, ai viaggiatori da parte dell’esercente il servizio, sul come e perché avviene il disagio, il ritardo, la soppressione del treno.

Il CoPeO ha esposto, altresì, l’esigenza di una serie di mancate riposte ai reclami inoltrati dai propri iscritti a Trenitalia, ma dalla quale è stato assicurato il miglioramento del servizio di ascolto.

Il CoPeO si è, poi, riservato un approfondimento delle misure previste nel nuovo Contratto di Servizio (CdS) Regione Lazio-Trenitalia, sottoscritto la scorsa settimana, mentre ha insistito sul chiarimento di alcuni aspetti sia del precedente, come del rinnovato Contratto di Servizio da parte degli interlocutori.
In particolare per un controllo puntuale, da parte regionale, sul gestore del servizio quando il disservizio è in atto, con la garanzia di una effettiva operatività di Trenitalia o di RFI nel rispondere concretamente alle esigenze dei viaggiatori in disagio.
Moltissimi dei viaggiatori e dei pendolari – lo ribadiamo – sono abbonati al servizio Trenitalia o titolari di abbonamento ‘integrato’ con Metrebus a zone: dunque persone paganti anticipatamente il servizio anche in forma annuale.

Su questo aspetto il CoPeO ha particolarmente insistito. In caso di disservizio e ritardi/soppressioni, ci si è interrogati sui motivi di non adozione nel Lazio della soluzione toscana, che prevede una penalità od un risarcimento diretto o sconti al viaggiatore/pendolare da parte del gestore. Su questo punto occorrerà approfondire, ma Trenitalia ha sottolineato la presenza di un esiguo numero di treni a gestione esclusivamente regionale sulla nostra linea che – in base alla rilevazione della media del numero complessivo dei convogli in ritardo – non permette di far scattare penalità e rimborsi. Questo mentre in Toscana vi è un sistema di rilevazione su singole linee.

Inoltre, sempre in relazione al Contratto di Servizio, è stato chiesto il pieno coinvolgimento, in uno spirito di massima collaborazione e condivisone – nel pieno rispetto dei ruoli e responsabilità istituzionali –, della rappresentanza degli utenti da parte del Comitato Pendolari Orte - CoPeO in tutte le sedi, Tavoli e Consulte per rappresentare le esigenze degli utenti viaggiatori, unica strada per superare eventuali incomprensioni o contrasti ed invece indirizzarsi ad una proficua interlocuzione, al solo fine del miglioramento della qualità del servizio, del rispetto dei viaggiatori, della sicurezza dello svolgimento di un servizio – servizio pubblico, desideriamo ribadirlo –, così come dovrebbe essere garantito.

La discussione in Assessorato ha toccato anche la questione del complesso dei treni che percorrono la linea cosiddetta Direttissima (DD), su cui effettivamente si può intervenire per le criticità da parte regionale, sollecitando il vettore.

Si è chiarito che i treni di competenza del Lazio sono complessivamente 8: i 2 da e per Viterbo, quello A-R Rieti, e il Chiusi nella tratta Orte-Roma. Riguardo gli altri, frequentati dai pendolari, Trenitalia ha comunque fatto notare che, sebbene afferiscano ad altre Regioni, di essere disponibile a migliorare queste performances.

RFI-Rete Ferroviaria Italiana, da parte sua, ha confermato l’impegno per potenziare la Direttissima, permettendo il passaggio anche ai nuovi treni Rock a 200 km/h, che la Regione metterà in attività anche sulla tratta di Orte.

Altro punto: Nessun sollievo avverrebbe ai disagi dei ritardi invece come riportato nell’incontro dalle sollecitazioni di alcuni utenti, se fosse riattivato il Pm di Sant’Oreste: RFI ha inteso evidenziare tecnicamente che non cambierebbe alcunché: vi sarebbero identiche attese ogni quarto d’ora, anzi si comprometterebbero le performances della linea.

Le altre risposte al Comitato su specifiche questioni:
I ritardi sono attribuibili o ad eventi non prevedibili sulla linea o per via di lavori di aggiornamento della stessa. La deviazione dei convogli RV sulla Linea lenta è la scelta che RFI opera per non mettere un eccessivo numero di treni in attesa – in caso di difficoltà della circolazione – sulla Direttissima (DD), essendo l’unica soluzione per evitare aggravi dell’intasamento.

Riguardo i treni dell’Umbria che non effettuano fermata alla stazione Fs di Orte e possibilità di altri utilizzi, la Regione Lazio, attraverso l’Assessore Alessandri, ha confermato di voler intensificare il dialogo con le altre Regioni interessate, assicurando il suo impegno per giungere ad una soluzione operativa, e stabilendo un contatto permanente con i suoi omologhi, coinvolgendo anche il CoPeO.

In aggiunta, in un quadro più complessivo per favorire sostenibilità ed efficienza nel trasporto e nella mobilità, il CoPeO ha richiesto la calendarizzazione di nuovi appuntamenti condivisi per facilitare i viaggiatori, i pendolari, ma anche i turisti: interconnettendo ancor più il servizio ferroviario con quello di Cotral, con i pullman da e per Orte Scalo, ampliando dunque le possibilità intermodali. Dagli interlocutori istituzionali si è qui mostrato particolare interesse al tema e disponibilità per l’attivazione di un Centro integrato operativo con Trenitalia e RFI. Anzi, dal Comitato è stato apprezzato e riconosciuto alla Regione come dalla iniziale, disastrosa situazione del Cotral si stia emergendo.

Molte altre questioni sono state toccate nell’incontro, del quale siamo lieti che l’Assessore alla Mobilità ed i suoi collaboratori, come anche i massimi dirigenti regionali di Trenitalia e RFI, abbiamo mostrato disponibilità ed un buon grado di concretezza, in questo primo colloquio, sui numeri e sui fatti.

Ci compiacciamo, inoltre, ma solo a titolo di cronaca, come questo Comitato Pendolari sia inizialmente sorto da una sgradevole lite tra Umbria ed il Lazio, mentre oggi può delinearsi come un elemento di positivo esempio per una collaborazione a tutti i livelli possibili e per un solo scopo: migliorare la condizione di tutti i viaggiatori-utenti, segnatamente i pendolari Orte-Roma e viceversa. Solo il parlarsi, confrontarsi, esporre fatti, proposte e soluzioni reali e realistiche, può contribuire a raggiungere un risultato.