cronaca

Verso il rinnovo degli Atc, osservazioni e proposte dalla Federcaccia

giovedì 21 giugno 2018
Verso il rinnovo degli Atc, osservazioni e proposte dalla Federcaccia

"Per la salvaguardia dell’ambiente e del territorio occorre partire da trasparenza, semplificazione e riduzione dei compensi". Ne sono convinti i cacciatori della Federcaccia di Orvieto, Castel Viscardo, Castel Giorgio, Allerona, Fabro e Porano che intervengono così sul rinnovo dell'Ambito Territoriale di Caccia con una "prima puntata" di osservazioni e proposte.

"Si parla ormai da mesi - dicono - di rinnovo degli organismi direttivi degli Atc della nostra regione. Regolarmente si discute su le possibili composizioni, sui nomi e sugli incarichi da assegnare, ma non si parla quasi mai di programmi, attività e progetti: tutto questo a scapito di un interesse oggettivo rappresentato dall’ambiente che ci circonda e dal territorio destinato all’attività venatoria programmata e dalle zone di ripopolamento e cattura.

Gli Ambiti Territoriali di Caccia sono organismi istituiti dalla Regione Umbria per gestire l’attività venatoria, applicando leggi, regolamenti e piani di gestione della fauna selvatica, devono rappresentare un punto centrale e di riferimento per i cacciatori, per le problematiche degli agricoltori, in particolare quelle legate ai danni alle colture derivanti dalla fauna selvatica, nonché per tutti coloro che vogliono usufruire delle bellezze naturali del territorio.

Purtroppo, negli ultimi anni si è constatato un progressivo scollamento tra le diverse componenti dell’ATC3 Ternano-Orvietano a scapito della gestione complessiva delle varie attività riferibili all’Ambito territoriale.

Ora più che mai, anche a seguito delle modifiche introdotte dalla recente normativa emanata dalla Regione Umbria al funzionamento e organizzazione degli Atc umbri, c’è bisogno di un profondo rinnovamento: di saper ascoltare i territori, le sue esigenze, diverse per ogni comprensorio e distretto, motivare i nostri volontari che operano nelle zone di ripopolamento e cattura, prevedendo economie e razionalizzazioni sulla gestione, sui compensi agli amministratori, sulle consulenze ed impegnando più fondi sulle finalità ed obiettivi propri dell’ente.

In assenza di una visione solidale, anche la collaborazione operativa tra cacciatori, agricoltori, associazioni ambientali ed istituzioni, tende a venir meno. All’interno dell’Atc e nella sua complessiva gestione non possono esserci interessi di parte da tutelare tra le diverse compagini ed enti rappresentati; serve un forte rilancio dell’attività, un serio programma di semplificazione delle procedure e soprattutto la “trasparenza” dovrà essere non solo un impegno ma una prerogativa da portare avanti senza tentennamenti.

Le sezioni della FederCaccia di Orvieto, Castel Viscardo, Castel Giorgio, Allerona, Fabro e Porano condividono fermamente i programmi di FederCaccia regionale e provinciale e su questa scia chiedono un radicale cambiamento capace di dare una nuova ed attuale programmazione all’ATC3 ternano-orvietano che rappresenti un monito e uno stimolo evidente per un ritrovato protagonismo attivo degli associati e per degli iscritti.

Attraverso l’inserimento "di nuove e motivate figure portatrici di conoscenze non solo tecniche ma anche amministrative" si potrà sostanzialmente migliorare e valorizzare le risorse naturali e faunistiche, con soluzioni adeguate e sostenibili, recuperando efficienza ed efficacia della gestione dell’Atc. Questo vuole essere un primo momento di riflessione al quale ne seguiranno altri con idee e programmi di gestione da condividere con chi, come noi ama, vive e costituisce di fatto un presidio volontario e consapevole da “sfruttare” a vantaggio dei nostri territori".