cronaca

Medaglia d'Onore a Paolo Bicchieraro per la Festa della Repubblica

mercoledì 30 maggio 2018
Medaglia d'Onore a Paolo Bicchieraro per la Festa della Repubblica

In occasione della Festa della Repubblica, sabato 2 giugno il Prefetto di Terni Paolo De Biagi consegnerà ai familiari di Paolo Bicchieraro la Medaglia d’Onore conferita dal Presidente della Repubblica ai cittadini italiani, militari e civili, deportati ed internati nei lager nazisti e destinati al lavoro coatto per l’economia di guerra e ai familiari dei deceduti.

La cerimonia si svolgerà alle 10 presso i giardini pubblici "La Passeggiata" di Terni e vi prenderanno parte tra gli altri anche il sindaco di Parrano Valentino Filippetti e il sindaco di Monteleone d'Orvieto Angelo Larocca. A ritirare la medaglia al valore, in particolare, sarà la figlia Annunziata Bicchieraro in Cherubini, di Monteleone d’Orvieto.

Il padre Paolo nacque nel Comune di San Vito in Monte (oggi parte del Comune di San Venanzo) nel 1908. Contadino, visse tutta la vita a Frattaguida, località di case sparse del Comune di Parrano. Lanciere, appartenente al secondo Reggimento Piemonte Reale Cavalleria, fu richiamato alle armi nel Luglio del 1943. Dopo l’armistizio, avendo egli rifiutato di aderire alla R.S.I. e di collaborare con l’esercito d’occupazione tedesco, il 9 Settembre 1943 fu arrestato a Borgoforte, presso Mantova, deportato e internato nel campo di concentramento di Moosburg, vicino Monaco di Baviera, nello Stalag VII A.

Durante il periodo di prigionia, come gli altri soldati italiani, fu destinato al lavoro coatto per l’economia di guerra. I prigionieri italiani subirono privazioni, umiliazioni, violenze (circa 50.000 morirono nei campi di concentramento). Nello Stalag VII A Paolo Bicchieraro rimase quasi due anni, fino all’Aprile del 1945, quando il lager nazista venne liberato dalle truppe americane. Rimpatriato, riuscì a tornare a Parrano il 6 Luglio 1945 e riabbracciò la moglie Maria ma non la figlia Rita, a cui scriveva parole piene d’amore paterno nelle poche lettere che i tedeschi gli consentirono di inviare durante il periodo di prigionia, e che era morta alcuni mesi prima, a soli due anni. Paolo Bicchieraro è deceduto a Città della Pieve, nel 1986.

"Siamo orgogliosi - commentano dall'Amministrazione Comunale di Montelone d'Orvieto - di poter avere nel nostro Comune la figlia di un uomo che si è distinto per un tale valore, che ha combattuto per la sua Patria e per la libertà del suo popolo, un uomo che va ricordato pubblicamente e onorato. Grazie dalla comunità!".