cronaca

Ancora disagi per i pendolari. Il Comitato si rivolge alla Regione Lazio

sabato 17 marzo 2018
Ancora disagi per i pendolari. Il Comitato si rivolge alla Regione Lazio

La polemica corre ancora su rotaia, almeno per il Comitato Pendolari che in una lettera aperta indirizzata al presidente della Regione Lazio si fa portavoce dell’ennesimo disservizio riscontrato dai pendolari della Tuscia, che si recano a Roma e viceversa, con i treni in transito nella stazione di Orte. "Abbiamo già illustrato la settimana di trasporto inesistente - è detto in una nota - a seguito della nevicata di lunedì 26 febbraio, ma dobbiamo riscontrare ancora forti disagi senza una ragione apparente.

Giovedì 15 marzo, il treno 7571 da Viterbo ha maturato 30 minuti di ritardo, venerdì 16 marzo è addirittura cancellato senza alcuna indicazione della causa. Inevitabilmente chi era già ad Orte si è recato a Roma utilizzando il treno successivo 2481 da Perugia che, in entrambi i giorni, ha viaggiato oltre il limite della decenza e della sicurezza per il numero di passeggeri a bordo. Mentre coloro che da Viterbo si dovevano recare a Roma, hanno dovuto nuovamente provvedere con mezzi propri a raggiungere il posto di lavoro o prendere l’ennesima giornata di ferie.

Inoltre, la cancellazione del suddetto treno fa sì che non venga effettuato il corrispondente da Roma Termini per Viterbo delle 17:35 n. 7582, generando l’ennesimo sovraffollamento sui treno regionali immediatamente precedenti e successivi, in piena fascia pendolare. Non siamo in un caso di calamità naturale, ma nell’ordinarietà follia delle difficoltà che viviamo ogni giorno".

Di qui, la richiesta di un intervento per "scongiurare che tali situazioni continuino a verificarsi, sempre a costo della Regione e dei suoi cittadini che cercano solo di andare a lavoro". "Chiediamo - dicono i pendolari, rivolgendosi al presidente - un suo diretto interessamento verso chi è responsabile di questo stato di cose al fine di tutelare i pendolari che ogni giorno utilizzano il trasporto pubblico per lavoro e/o per studio.

Inoltre crediamo che l'unico modo per scoraggiare il ripetersi di tali eventi sia l'applicazione delle penali previste dai contratti di servizio che chiediamo vengano applicate a Trenitalia anche sulla base dei nuovi standard minimi di qualità pubblicati dall'Autorità di Regolazione dei Trasporti (ART). Infine, come accade già in altre Regioni, crediamo che i proventi dell'applicazione di tali penali debbano essere utilizzati per diminuire il costo degli abbonamenti dei pendolari i quali, come noto, non hanno diritto al alcun rimborso economico per i danni che subiscono".