cronaca

Orvieto vs Orte, quando un treno può fare la differenza

mercoledì 6 dicembre 2017
di Lorenzo Macovei
Orvieto vs Orte, quando un treno può fare la differenza

Sono le 7:31 e l’Intercity 581 è appena partito da Orvieto. E’ questo il treno che si interpone tra il passato prosperoso della stazione ferroviaria della città del Duomo ed un futuro incerto, volto alla graduale decadenza di quest'ultima. Difatti, il 581 è rimasto l’unico convoglio che non effettua scali fra Orvieto e Roma.

Ma è di pochi giorni fa la richiesta formale da parte della Regione Lazio al Ministero dei Trasporti, di una fermata nella stazione di Orte di tale treno, cosa che comporterebbe tempi di percorrenza di almeno 15 minuti in più, per non parlare di eventuali ritardi dovuti ai numerosi treni in transito sulla linea Av in quella fascia oraria, e del sovraffollamento che lo scalo comporterebbe.

Anche per questo, sabato 2 dicembre, i pendolari orvietani si sono riuniti nella Sala del Consiglio Comunale. Un incontro, quello indetto dal Comitato pendolari Roma-Firenze, presenziato dal sindaco Giuseppe Germani e dall’assessore regionale ai trasporti Giuseppe Chianella, per discutere di questo "capriccio insensato" portato avanti dalla Regione Lazio.

A discapito di quello che è rimasto l’unico privilegio di una stazione "che - è stato ribadito - una volta aveva un ruolo di primaria importanza nel trasporto su ferro regionale, se non nazionale, e che ora si ritrova messa alle strette, in condizioni di decadenza".

Comitato Pendolari Orte: "Non si dimentichino le nostre richieste"