cronaca

Accanto al Duomo, Ippolito Scalza "perde" la testa

mercoledì 18 ottobre 2017
Accanto al Duomo, Ippolito Scalza "perde" la testa

È uno stillicidio senza apparente fine quello che si sta consumando da mesi sulla Rupe. Uno stupido gioco vandalico, dove a rimetterci è solo quella città che andrebbe non solo curata e custodita, ma anche valorizzata. Puntava a questo il progetto dell'Istituto Storico Artistico Orvietano che per sensibilizzare il più vasto pubblico ha collocato 25 sagome che rappresentano il San Tommaso in prossimità di palazzi e monumenti che hanno visto all'opera il grande architetto nel quarto centenario della sua morte.

Un progetto di comunicazione dotato di QR code, promosso in collaborazione con Opera del Duomo, Comune e Fondazione Cassa di Risparmio di Orvieto che ha fatto registrare la quinta decapitazione. La stupidità dei vandali si è prima accanita sulla sagoma posizionata in Via Signorelli, poi è toccato a quella in Via Maitani. Due mutilazioni nel giro di pochi giorni che avevano convinto l'ISAO a sporgere denuncia contro ignoti.

Il terzo colpo, ai danni della sagoma di Via Soliana e, dopo un'estate apparentemente tranquilla, il quarto lungo Corso Cavour, a pochi metri dal Teatro Mancinelli. Il quinto simulacro danneggiato, approfittando di una piazza gioiello, pedonalizzata e buia, come quella del Duomo, è proprio quello accanto alla cattedrale, a ridosso del pratino. Unica accortezza, la testa adagiata ai piedi della sagoma.