"Sì, sono amareggiato e dispiaciuto. È difficile lavorare con voi"
Alle ore 22.30 di sabato 17 giugno in pieno svolgimento della Staffetta dei Quartieri il presidente dell'Associazione "Lea Pacini" mi invia un messaggio. "Armando, domani i quartieri non usciranno secondo chi vince la staffetta ma secondo l’ordine dato dalla signora, che poi cambia ogni anno. Il tutto per esigenze di stampa. Buona serata".
Prima di entrare nel merito voglio parlare del metodo: è una decisione presa in quel momento? Non credo. Perché lo dice a me e a quella ora, non sono presidente di nulla, solo un appassionato e in quel momento sono sulla moto a guidare il mio quartiere, forse la notizia andava comunicata prima e ad altri, orvietani compresi visto che tutti gli articoli delle testate giornalistiche on line parlano di questa consolidata tradizione? Almeno motivarla e spiegarla (es: "Sono 25 anni dalla scomparsa della signora Lea, vogliamo far uscire i quartieri come voleva Lei", ci saremmo inchinati al suo ricordo e avremmo contribuito ad omaggiarla...).
Parlo solo a titolo personale e ci metto la faccia. Sì, sono amareggiato e dispiaciuto è difficile lavorare con voi, comitato di gestione, è impossibile creare un legame di amicizia, che verrebbe naturale quando si collabora per la città. Dite di voler lavorare sui quartieri, ma avete distrutto l’unico meccanismo faticosamente costruito che legava i vostri quartieri ad una manifestazione viva e partecipata dagli orvietani. E adesso? Come lavorare per il prossimo anno e per il futuro, con quale spirito?
Un po' di storia per chi vuole ricordare la Sig.Lea e rompere il legame con la staffetta. Siamo nel 1967 ed il Corteo Storico che già conta un numero elevato di figuranti, dai tamburini ai trombetti, dai quartieri ai vessilliferi, dalla magistratura alle nobili Casate , alle corporazioni delle Arti e Mestieri, alle Autorità Municipali, alla Capitaneria, si arricchisce quest’anno dei costumi di 16 sbandieratori dei quartieri, che oltre ad uscire in processione, costituiranno l’abito di scena di un gruppo di ragazzi che da mesi si stanno allenando per presentarsi al pubblico nelle condizioni ideali per il difficile e complesso “Gioco delle Bandiere”. La prima esibizione avverrà in piazza del Duomo la sera del 24 maggio 1967, vigilia del Corpus Domini, in occasione dell’ arrivo da Bolsena della Staffetta dei Quartieri, altra storica manifestazione orvietana .
Armando Fratini