cronaca

Il Comune conferisce la cittadinanza onoraria ai "fratelli del vino" Riccardo e Renzo Cotarella

domenica 21 maggio 2017
Il Comune conferisce la cittadinanza onoraria ai "fratelli del vino" Riccardo e Renzo Cotarella

Si stringe con la massima onorificenza comunale il rapporto tra la Famiglia Cotarella e la Comunità di Montecchio. Il Consiglio Comunale, su proposta del sindaco Federico Gori, ha deliberato all’unanimità il Conferimento della “Cittadinanza Onoraria” ai fratelli Riccardo e Renzo Cotarella motivando la decisione in un elogio all’impegno e alla dedizione che non solo hanno fatto nascere sulle colline orvietane la cantina Falesco, ma stanno dando lustro al territorio Montecchiese.

Un riconoscimento importante che l’amministrazione comunale di Montecchio ha voluto tributare alla Famiglia Cotarella, sabato 21 maggio, nel giorno dei festeggiamenti del Patto d’amicizia dei Montecchio d’Italia, concomitante con le celebrazioni di San Bernardino, Patrono del paese. Alla presenza dei sindaci dei Montecchio d’Italia, dei rappresentanti dei Comuni del Comprensorio Orvietano e della Teverina, della Regione Umbria, della Provincia di Terni, della Prefettura di Terni e delle Forze dell’Ordine, il primo cittadino, Federico Gori, ha voluto sottolineare come: “Ogni bottiglia dell’Azienda Falesco può essere considerata come un ambasciatore, un marchio del nostro territorio nel mondo, perché in quel prodotto rivive tutta la storia e la cultura del nostro paese. Tutto ciò, naturalmente, contribuisce alla migliore e maggiore conoscenza della nostra terra, dei suoi prodotti e delle sue bellezze, oltre che ad attrarre un numero sempre maggiore di visitatori”.

“Aldilà della professionalità e dagli eccellenti risultati ottenuti dai Fratelli Riccardo e Renzo Cotarella, sia in termini personali, sia in termini aziendali, il loro impegno si distingue per un’innata e spiccata dedizione verso gli altri e per uno stretto legame familiare - aggiunge il sindaco Gori - Caratteristiche, queste, che li uniscono ancora di più alla popolazione di Montecchio, che da tempo immemore è ispirata dagli stessi sentimenti e dagli stessi valori. Il legame indissolubile con il quale la Famiglia Cotarella conduce le sue attività aziendali è lo specchio di un percorso sano, genuino, come i valori che animano la nostra comunità nell’antica lavorazione delle coltivazioni di uva, degli uliveti e della terra. Un gesto di solidarietà comune che unisce e rafforza un territorio non solo nella valorizzazione dei prodotti locali, ma nella tradizione e nel profondo rispetto per i luoghi in cui si vive e si lavora. Quello dei Fratelli Riccardo e Renzo Cotarella e delle loro Famiglie - conclude il primo cittadino - è un esempio alto di professionalità e valorizzazione che deve essere tramandato e rappresentato alle generazioni future come esempio da perseguire in ogni campo lavorativo e umano”.

Parole che sono state riassunte nelle motivazioni che accompagnano il conferimento della cittadinanza onoraria a Riccardo e Renzo Cotarella: “Per il Loro contributo allo sviluppo ed alla crescita economica e sociale del territorio del Comune di Montecchio. Per il Loro profondo legame con questa comunità, trasmesso anche ai componenti delle Loro famiglie. Per la Loro alta levatura umana e morale, nonché per il Loro spessore professionale. Per la Loro grande dedizione al lavoro e per la Loro grande sensibilità e disponibilità nei confronti della nostra comunità e del nostro territorio”.

Visibilmente emozionati per il riconoscimento ricevuto, i Fratelli Cotarella hanno ringraziato l’amministrazione comunale di Montecchio con parole di elogio. “E’ un’emozione sincera e forte - ha detto Renzo Cotarella -, perché oltre al piacere di ricevere questo riconoscimento, ci lega ancora di più a questo territorio e a questo Comune che ha visto nascere e crescere la nostra attività. Con il comune di Montecchio e con l’intera comunità esisto rapporti straordinari che riflettono molto il nostro modo di interpretare il lavoro e l’azienda. Insieme a Riccardo abbiamo iniziato più di quarant’anni fa la nostra attività e probabilmente il destino ha scelto di costruire qui a Montecchio la nostra azienda. Oggi sono le nostre figlie che hanno scelto di continuare la nostra attività nella gestione di Falesco e questo è motivo di grande soddisfazione. Nella vita abbiamo avuto alti e bassi, ma ogni volta abbiamo proseguito nel nostro percorso incontrando persone che ci hanno aiutato e soprattutto fatto sentire in famiglia”.

“Abbiamo ricevuto molti riconoscimenti in Italia e all’estero - ha detto Riccardo Cotarella -, ma questo momento mi emoziona più di altri, perché ci viene riconosciuto nel luogo in cui i nostri sforzi e la nostra tenacia hanno visto compimento. Per questo il mio pensiero va ai nostri genitori che sono sempre stati con noi. In questo Comune abbiamo avuto la fortuna di mettere in pratica le nostre esperienze e le nostre vicissitudine professionali trovando, non solo un terreno fertile e una qualità paesaggistica unica, ma soprattutto un’accoglienza calorosa e familiare. Il rapporto con Montecchio nasce da una serie di circostanze che ci hanno permesso di scoprire la bellezza di questi luoghi e soprattutto la qualità di questi terreni estremamente vocati alla produzione del vino. Non esiste un elemento più tacciabile del vino, capace di coniugare insieme le qualità del territorio e le tante sensibilità che contribuiscono alla produzione. Una di queste è sicuramente il valore dei sani principi della famiglia che ci sostengono ogni giorno nella nostra attività e nel rapporto con chi contribuisce al successo del nostro lavoro. Montecchio - ha concluso Riccardo Cotarella - è diventato la nostra casa, come Castiglione in Teverina è un luogo importante per i Cotarella. Io ho iniziato a farmi le ossa nella cantina di Castiglione come ha fatto lo stesso Renzo. Proprio domani, domenica 21 maggio, a Castiglione le nostre figlie presenteranno il loro nuovo progetto e concluderanno la giornata con un pranzo nella cantina a Montecchio. Questa è la nostra terra, questa è la nostra passione che condividiamo con voi e per questo vi ringraziamo dell’onore che ci date nell’essere cittadini di Montecchio”.