cronaca

Assemblea dell'Ordine dei Giornalisti. Pergamena di "professionista" a Livia Di Schino

martedì 21 marzo 2017
Assemblea dell'Ordine dei Giornalisti. Pergamena di "professionista" a Livia Di Schino

Tra le fila dei giornalisti professionisti dell'Umbria, c'è anche un po' di territorio orvietano. L'annuale assemblea degli iscritti all'Ordine dei Giornalisti dell'Umbria, tenutasi domenica 19 marzo al Centro formazione giornalismo radiotelevisivo di Ponte Felcino (Perugia) ha riservato, infatti, il consueto spazio agli iscritti di più lungo corso, premiando chi nell'anno appena passato ha raggiunto il decennale dei 60, 50 e 40 anni di iscrizione all'Ordine che, pure in mezzo a mille problemi con cui giornalmente fa i conti anche il mondo dell'informazione, costituisce il soggetto collettivo che rappresenta la categoria professionale.

L'Ordine ha anche salutato i giornalisti che nel 2016 hanno superato l'Esame di Stato e sono quindi diventati professionisti. Tra questi anche Livia Di Schino, originaria di Monteleone d'Orvieto, che ha mosso i primi passi proprio nel territorio orvietano, prima con il "Corriere dell'Umbria", poi con "Il Messaggero" prima di approdare in Cisl Umbria, dove ormai da dieci anni gestisce l’ufficio stampa.

A consegnarle la pergamena, un altro orvietano come il presidente dell'Ordine dei Giornalisti Roberto Conticelli. Per OrvietoNews.it, Livia Di Schino ha ideato e curato la fortunata rubrica "Enterprise – Un viaggio tra le stelle". Il legame profondo con il territorio d'origine è anche alla base del volume "La Rimpatriata", scritto insieme a Sergio Giovannini per Intermedia Edizioni, che arriva dopo il romanzo surreale "La scelta: una discesa negli inferi" (Editrice Nuovi Autori).

In tutto il suo percorso professionale, Livia Di Schino ha valorizzato le proprie origini e manifestato interesse per il proprio territorio, al quale si è dedicata sin da piccola anche attraverso il volontariato. La redazione di OrvietoNews.it si unisce, dunque, alla sua soddisfazione personale per l'importante traguardo raggiunto, con l'augurio che sia non un punto di arrivo, ma un ulteriore stimolo a mettere la propria professionalità al servizio di un territorio che merita di essere raccontato come quello dell'Orvietano.