cronaca

Addio "all'Antonia" Carraro, ultima regina dei sapori

venerdì 17 marzo 2017
di G. An.
Addio "all'Antonia" Carraro, ultima regina dei sapori

"Frittelle di San Giuseppe" c’era solitamente scritto fuori dal vetro proprio in questi giorni di qualche anno fa. Di quando alla "bottega" si comprava di tutto perché alla “bottega” era un pò come stare a casa, scambiarsi opinioni, segreti, sorrisi e silenzi. Era come aggiungere un fratello, una sorella, un padre, una madre, una zia, uno zio, un cugino o una cugina alla lista di famiglia, che molte volte diventavano complici di una vita che ti obbligava ad arrangiati.

Lo hanno fatto per più di mezzo secolo Angelo Villani e la moglie Antonietta Settimia Carraro, per tutti l'Antonia (perché l’articolo è d’obbligo) sempre con il sorriso, la disponibilità la freschezza di rappresentare le tradizioni di una città che era "Slow" molto prima che le chiocciole iniziassero a colorarsi di arancione. Carraro c’era ben prima che qualcuno iniziasse a percepire i profumi delle “bacche australiane” in un bicchiere di vino roteato alla luce.

La schiettezza era l’arma vincente dell’Antonia Carraro e della sua famiglia nata in una terra genuina come quella di Castel Giorgio. Arrivata a Orvieto con la voglia di costruirsi un futuro, al fianco del padre, il Sor Adolfo, l’Antonia è diventata donna, moglie di quello che allora era un loro dipendente, e poi madre. Soprattutto l’Antonia è diventata ben presto la regina dei sapori di una città che non aveva ancora imparato a parlare di “brand” o di “asset”. Sapeva comunicare, vendere e convincere ogni visitatore del mondo in una sola lingua, l’orvietano.

Lo faceva dietro il bancone, oppure camminando all’interno del locale, facendosi riconoscere con quel viso sorridente, ma anche capace di “farti rigare dritto”. L’Antonia era sempre lì davanti al negozio nel giorno del Corpus Domini e lo sapeva che la prima quadriglia delle trombe del Corteo Storico - ormai castelgiorgese di nascita da quando esiste il corteo - non poteva permettersi di non fare lo squillo. Lei si alzava in piedi e batteva le mani forte tanto che tutti quelli che erano intorno sembravano obbligati a seguirla, a gridare bravi. E poi finiva sempre con la sua voce che diceva “Vedete questa è Orvieto la città più bella del mondo”. E’ per questo che si diventa regine.

L’ultimo saluto ad Antonia Carraro spentasi all'età di 87 anni sarà domani, sabato 18 marzo alle 14.30 presso la chiesa di San Domenico poi la salma sarà sepolta presso il cimitero di Castel Giorgio, dove riposa anche Angelo.

Alla famiglia, ai figli nipoti e parenti giungano le condoglianze della redazione di Orvietonews.it.