Palloncini bianchi per l'ultimo saluto a Laura. "Solo Dio conosce la verità"
Palloncini bianchi e una lanterna nel cielo di Madonna del Porto, martedì 21 febbraio, per salutare insieme un'ultima volta Laura. La piccola chiesa della frazione di Guardea non è bastata a contenere tutti coloro che hanno voluto stringersi intorno al dolore della madre, delle sorelle e dei familiari che hanno espressamente chiesto opere di bene al posto dei fiori. Tanti gli amici e i compagni di scuola, quelli dell'Istituto d'istruzione superiore artistica classica e professionale di Orvieto, dove fino a una settimana fa, la 17enne di origine moldava frequentava il quarto anno.
Tanti, i messaggi di condoglianze – molti dei quali anche di suoi connazionali – affidati nelle ultime ore ai social network, a cui L.C., come molte ragazze della sua età affidava pensieri e fotografie, istanti della sua breve vita. A una settimana esatta dal momento in cui, nel giorno di San Valentino, è stata ritrovata distesa e ormai incosciente sul pavimento di un cortile interno di un palazzo di via Agrigento, a Roma, don Gaetano Sorbello, parroco di Baschi che ha concelebrato insieme a don Claudio, nel corso dell'omelia ha ricordato la ragazza come una persona solare e disponibile con tutti.
"Un fiore - ha detto - strappato alla terra proprio nel momento in cui iniziava a sbocciare. Dio ha voluto chiamare Laura a sé. Solo Lui conosce la verità su quanto successo". Quindi, l'appello ai giovani presenti ad avere cura della propria esistenza. Al termine della cerimonia funebre, nel corso della quale sono stati letti alcuni toccanti messaggi di ricordo da parte di chi conosceva e apprezzava le qualità della studentessa non ancora minorenne, il feretro è stato trasferito al cimitero di Tenaglie, per dare seguito alla sepoltura.