Piene del Paglia e gestione dell'emergenza, l'amministrazione prova a fare chiarezza
“Ricorda, valuta, immagina”. Così recitano i due striscioni apposti sul Ponte dell'Adunata in concomitanza con il quarto anniversario dell'alluvione provocata nel 2012 dall'esondazione del fiume. Un monito, firmato “Associazione Val di Paglia Bene Comune”, che dimostra l'attenzione che in tanti riservano al corso d'acqua, soprattutto alla luce dell'improvvisa piena e dell'episodio che venerdì 18 novembre ha visto protagonisti, loro malgrado, alcuni operai del cantiere della Complanare.
“Premesso che tutti si sono ritrovati ad essere ingegneri idraulici ed hanno ipotizzato sospetti alimentando le discussioni – ha detto in consiglio comunale Alessandro Vignoli (Per Andare Avanti) – vorrei sapere se l’Amministrazione Comunale è intervenuta e come, invitando a fare chiarezza”. “Venerdì mattina – ha spiegato il sindaco Giuseppe Germani – è arrivata un'ondata di piena sembra improvvisa sul fiume Paglia, ma in realtà già dalla notte la Regione e la Protezione Civile avevano diramato l’emergenza ‘codice giallo’ di attenzionamento. La struttura comunale ha risposto come previsto.
Il fiume Paglia, da sempre, è oggetto di piene improvvise derivanti dalla quantità di acqua che cade nel bacino imbrifero del Monte Amiata. A seguito, del dispositivo emanato dalla Regione e dalla Protezione Civile la sera prima, tutti erano a conoscenza di quello che poteva accadere; nella realtà, tuttavia, è accaduto che al momento dell’onda di piena si sono trovati all’interno dell’alveo del fiume alcuni operatori della ditta che stava completando i lavori al ponte della Complanare.
L’evento ha comportato la perdita di alcune attrezzature, ma fortunatamente nessun danno alle persone; l’intervento dei Vigili del Fuoco è però servito per rimettere in sicurezza. La questione andava monitorata e se non altro l’impresa doveva essere avvertita. Pur stando all’interno delle procedure attuali, come Amministrazione abbiamo deciso di dare luogo ad un incontro con tutti gli organi competenti poiché con la soppressione di parte degli organi della Provincia la competenza sul monitoraggio idraulico è passata alla Regione, ma è evidente che vanno precisate le competenze su chi fa che cosa in casi come questo. Allo stato attuale dovremo andare ad un protocollo che indirizzi tali procedure”.
Intanto, come anticipato, da mercoledì 23 novembre, il Consorzio di Bonifica, soggetto attuatore degli interventi di mitigazione del rischio idraulico nel tratto urbano di Orvieto Scalo e Ciconia, al fine continuare ed ultimare le opere di difesa idraulica dovrà chiudere il sotto passo di accesso al Parco Urbano del Paglia nella zona di Piazza della Pace. La chiusura necessaria per la realizzazione della difesa passiva in corrispondenza del sottopasso stesso, permetterà l’esecuzione dei lavori in condizioni di sicurezza, interrompendo la viabilità fino alla fine del mese di dicembre. L'accesso all’area dei laghetti sarà comunque garantito dalla passerella pedonale in corrispondenza del polo scolastico di Ciconia.