cronaca

Dopo il terremoto, controlli nelle scuole. "Alla Barzini, le problematiche non sono riconducibili al sisma"

martedì 22 novembre 2016
Dopo il terremoto, controlli nelle scuole. "Alla Barzini, le problematiche non sono riconducibili al sisma"

E' andata in discussione nel corso del consiglio comunale di lunedì 22 novembre la verifica del rispetto delle norme antisismiche sugli edifici pubblici con priorità per gli edifici scolastici, sollevata dall’interrogazione del consigliere Andrea Sacripanti (Capogruppo “Gruppo Misto”).

"Le scuole di Orvieto - ha chiesto - sono sicure e quali scosse sismiche sono in grado di sopportare per grado, intensità, ecc.? Esistono relazioni geologiche e geotecniche così come i certificati di staticità che ne attestino la corrispondenza ai requisiti tecnici contenuti nelle attuali normative antisismiche? Esistono responsabili del servizio di prevenzione incaricati dal Comune per fare fronte all’adeguamento di queste strutture? Come, da chi e con quale cadenza vengono effettuate le prove di evacuazione all’interno degli edifici scolastici? Infine, ritiene opportuno il Sindaco incaricare un tecnico del Comune per raccogliere tutte le certificazioni attualmente esistenti o per redigerne ex novo in caso di loro mancanza, per verificare se gli edifici scolastici rispettino attualmente le norme antisismiche?

I recenti drammatici fatti legati al terremoto del 24 agosto u.s. ripropongono il tema del rispetto delle normative antisismiche sia in riferimento agli edifici pubblici che a quelli privati. Il tema della sicurezza appare in questo tragico momento una priorità per tutte le Amministrazioni Comunali che si trovano in zone a rischio come la nostra e che non possono non intervenire per ridurre i rischi derivanti dal verificarsi di calamità naturali quali sono i terremoti che, peraltro, si ripetono sempre più frequentemente. In questi giorni sono in corso i controlli da parte degli organi competenti per verificare che gli edifici scolastici non abbiano subìto danni dalle ultime violente scosse, ma il tema centrale su cui si sta dibattendo anche a livello nazionale, è quello della prevenzione che è necessariamente legato ad interventi tesi a rendere gli edifici più sicuri in caso di eventuali scosse sismiche.

Ora, in attesa che il Governo vari un progetto complessivo per agevolare i privati nella messa in sicurezza dei propri immobili ed in attesa che venga varata la legge inerente all’obbligatorietà del cosiddetto ‘certificato’ dell’immobile, si ritiene opportuno e necessario che il Comune di Orvieto intervenga quantomeno nel verificare la corrispondenza degli edifici pubblici di sua proprietà, dando priorità a quelli scolastici, ai requisiti tecnici e statici contenuti nelle normative antisismiche ad oggi vigenti. Proprio in questi giorni, infatti, ci si interroga su quanto siano sicure le scuole orvietane, specialmente quelle più antiche come la scuola di Piazza Marconi, e se esistano certificati di relazione geologica e geotecnica che attestino la loro staticità e la loro resistenza in caso di nuove scosse, così come non è a tutti noto come vengano effettuate e da chi le prove di evacuazione nelle scuole”.

L’Assessore ai Lavori Pubblici, Floriano Custolino ha risposto: “la pericolosità sismica di un sito è intrinseca alle caratteristiche della zona, il Comune di Orvieto è interessato solo da terremoti di riflesso di altre zone sismogenetiche vicine, in quanto non esistono faglie attive nella nostra zona. Inoltre, grazie a tutti i terremoti registrati e elencati dall’INGV (Istituto Nazionale Geologico e di Vulcanologia) dall’anno 1000 fino ad oggi indicano che la nostra zona non è mai stata interessata da terremoti con accelerazione maggiore di 0,15 ag, ecco perché dal 2003 con delibera della giunta Regionale n. 852 (luglio 2003) la nostra zona è stata classificata zona sismica 3 cioè ‘terremoti forti ma rari’, quindi la vulnerabilità degli edifici deve essere necessariamente effettuata in considerazione della probabilità di evento attestato dalla normativa tecnica per le costruzioni al DM 2008 che definisce la resistenza degli edifici in funzione dell’accelerazione definita dalla zona sismica”.

“Con la nuova legge, per ogni struttura – ha aggiunto - tutta la documentazione a corredo: relazione geologica e geotecnica e relazione strutturale insieme agli elaborati strutturali vengono depositati all’Ufficio vigilanza sulle costruzioni della Regione Umbria oppure al Genio Civile per altre Regioni, ciò attesta l’autorizzazione sismica, non esiste il certificato di staticità. I responsabili della documentazione di autorizzazione sismica dei plessi scolastici, sono gli uffici tecnici che per ogni plesso conservano copia della documentazione tecnica.
Per quanto riguarda i piani di evacuazione la responsabilità ricade sul datore di lavoro che è rappresentato dal dirigente scolastico cioè il preside, che è il soggetto titolare del rapporto di lavoro con il lavoratore come indica l’art. 2 del D.Lgs. 81/08 il quale deve formare ed informare i lavoratori dei rischi delle attività che svolgono all’interno dell’ambiente di lavoro.
Questo ente programmerà una serie di verifiche sismiche sui singoli fabbricati scolastici al fine di definire il grado di vulnerabilità ed eventualmente richiedere finanziamenti per interventi di miglioramento o adeguamento sismico”.

"Ringrazio per la spiegazione particolareggiata - è stata la risposta di Sacripanti - ma sono insoddisfatto. Io chiedevo se esiste una certificazione antisismica degli edifici scolastici". Tra questi, anche quello della Scuola Barzini. "L'edificio - ha fatto presente il consigliere Pd Paolo Maurizio Talanti - necessita di alcuni interventi sul giardino e la palestra, come è emerso anche dai recenti controlli effettuati dagli uffici comunali". "A seguito degli eventi sismici da parte dell’Ufficio Tecnico - ha spiegato l'assessore alla pubblica istruzione Cristina Croce - sono stati fatti tutti i controlli necessari da cui non sono risultate nuove criticità circa la sicurezza della struttura della scuola Barzini, alcune problematiche non riconducibili al sisma, invece, sono già note e saranno sanate il prima possibile”.

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