Orvieto tra i mille Comuni più multati d'Italia: statistiche, furbate e polemiche
La multa sotto il tergicristallo si riconosce da lontano. Quel foglietto bianco dal cuore rosa non è un messaggio tanto piacevole da ricevere, specie dopo aver girato per ore alla ricerca di un parcheggio, corso per aver fatto tardi all’appuntamento e ripreso la strada di casa con altrettanta foga per il patema di essere multati. Questa è la quotidianità più o meno orvietana che si divide tra il sacrosanto dovere di far rispettare la legge e sanzionare i trasgressori e l’accessibilità della città anche per un semplice “spaccetto” in un negozio del centro storico. In mezzo, ci sono le multe, i parcheggi e il costo dei parcheggi.
Partendo delle MULTE la situazione locale confrontata alle città italiane attesta Orvieto al 975 posto tra gli 8000 comuni italiani. Una posizione di alta classifica, che potrebbe suggerire l’esclamazione: "Beh! Poteva andarci anche peggio". Ma il problema non è così semplice da risolversi con una battuta, visto e considerato che in questi giorni - proprio sui dati di questa statistica - si sono incentrati accesi dibattiti di carattere nazionale in merito alla gestione delle multe fatta dai comuni.
La classifica è stata stilata con i dati di bilancio del 2014 ed elaborata sulla scorta dell’Entrata pro Capite rispetto all’incasso totale delle multe e suddivisa per il totale del numero degli abitanti. Venendo ai numeri orvietani: sui circa 20.000 e poco più abitanti di Orvieto il dato “pro capite” delle multe è di 12,95 euro per ogni cittadino, che in Umbria pone la città della Rupe al 15 posto assoluto, dopo Terni e Perugia.
Va anche considerato, però, che ad Orvieto la consistente fetta di multe, o come viene indicata nei documenti comunali “Gestione verbali del Codice della Strada”, si concentra in larga parte sul Centro Storico sia per la violazione dei “varchi” sia per i divieti di sosta. Nel totale delle multe, quindi, quelle staccate nel Centro Storico sono di gran lunga di più di quante si possono fare a Ciconia, Orvieto Scalo, Sferracavallo, Torre San Severo, Canonica, Sugano, Canale, Prodo e via dicendo.
Ergo: se il dato pro-capite della statistica fosse conteggiato su un ipotetico e ampio numero di 10.000 residenti del solo Pianoro della Rupe, dai 12.95 euro si balzerebbe ad una cifra più alta e in una posizione di classifica diversa. Una situazione su cui meditare se poi viene confrontata al fatto che il grafico del numero delle violazione al codice della strada (fonte Comune di Orvieto) continua a salire: 7.375 nel 2013, 7.928 nel 2014 e 9.856 al 30 novembre del 2015.
Se poi ci si mette anche la POLEMICA sul costo della tariffa dei parcheggio coperti, che sfiora le 8 euro per mezza giornata di sosta, l’impatto sul complesso sistema di “parcheggio & multe” diventa difficile da definire leggero.
Poi ci sono le FURBATE quelle di un Centro Storico che la mattina diventa il teatro della massiccia presenza di furgoni per lo scarico e carico merci. Oppure le trovate più o meno singolari di chi parcheggia a piazza della Repubblica sperando di evitare la multa con un semplice foglietto poggiato sul cruscotto, di cui pubblichiamo testimonianza fotografata fornita da cittadini attenti, ma anche esasperati che si chiedono: "Ma basta un semplice foglietto scritto a penna per poter parcheggiare a Piazza della Repubblica?".
Dulcis in fundo sono numeri e foto a dipingere il quadro della situazione sul quale, più che rincorrere la tendenza alla replica sarebbe più utile fermarsi a ragionare.