cronaca

Biomasse, si riapre la partita a Fabro: ricorso contro la sentenza del Tar

sabato 10 settembre 2016
Biomasse, si riapre la partita a Fabro: ricorso contro la sentenza del Tar

L’esito del ricorso al Tar sulla realizzazione della centrale a biomasse di Castel Viscardo riapre, come era previsto, il fronte anche sulla centrale a biomasse di Fabro. La società Terra Rossa Srl, che in sede di tribunale amministrativo aveva visto respingersi il ricorso, ha deciso di impugnare la sentenza di fronte al Consiglio di Stato.

Una scelta su cui il Comune di Fabro è chiamato a tutelarsi costituendosi in giudizio. Soprattutto il ricorso riporta la preoccupazione tra la popolazione che si era battuta contro la realizzazione dell’impianto.

Il comitato No Centrale Biomasse a Fabro, tramite la sua pagina facebook, ha scritto una lettera ai fabresi annunciando che: “la società Terra Rossa ha fatto ricorso al Consiglio di Stato per costruire una centrale a biomassa, senza alcun tipo di filtro, nel centro urbano di Fabro (Umbria). Il Tar aveva dato contro all'azienda, a cui in origine l'amministrazione di Fabro aveva concesso i permessi senza neanche consultarsi con la popolazione. Ringraziamo quindi l’amministrazione per questo regalino e per questa assurda situazione in cui ha messo tutti. Grazie alla centrale, l’azienda potrebbe percepire parecchie centinaia di mila euro l'anno di incentivi, senza creare nemmeno un posto di lavoro, per dire. Mentre la salute e l'ambiente verranno messi gratuitamente a rischio”.

“Infatti - continua il comitato - in questa centrale si possono bruciare materiali di vari tipi, non solo sfalci di potature (che poi dove stanno 'sti sfalci per mandare una centrale che brucia h24?). Materiale che può provenire da ogni parte d'Europa, praticamente senza controlli, creando tra l'altro un traffico pesante di dimensioni considerevoli. Questa è la politica immaginata dal nostro sindaco PD per favorire lo sviluppo del territorio del tartufo e di molte altre eccellenze alimentari, biologiche, e che attira turisti per il paesaggio che vanta. Quattro cose. Non c'è molto altro da queste parti”.

“È evidente - conclude il comitato - che se la popolazione fosse compatta contro la centrale non ci sarebbe partita per l'azienda. Ma se sono i soliti quattro gatti a difendere il territorio, abbiamo già perso. Il Comitato No Centrale ha già fatto l'impossibile, assumendosi parecchi rischi. Ora non basta più. Del resto se i cittadini non aprono bocca, forse la vogliono 'sta benedetta centrale. Per loro e per i propri figli. Quindi si accomodino pure ai signori dell'energia verde".

Il testo del ricorso è stato pubblicato sul sito del Comune di Fabro dove è consultabile. Lo tesso sindaco, Maurizio Terzino, dal suo profilo Facebook ha scritto: “Gli avvocati ci comunicano che ci è stato notificato l’atto di appello (che allego in copia nel link) con il quale Terra Rossa ha impugnato la nota sentenza del TAR Umbria. Siamo in attesa che controparte provveda al deposito presso la cancelleria del Consiglio di Stato. Confidando come sempre nella giustizia, ci difenderemo come abbiamo fatto finora”.