Fascisti e Comunisti, ancora scaramucce. Tutto questo perchè?
Ancora una volta la democratica Orvieto trova il modo di farsi riconoscere per l’eterna rivalità tra Fascisti e Comunisti, o meglio tra quelle giovani e meno giovani generazioni (anche se nessuno di loro ha gli anni di quelli che il ventennio lo hanno vissuto veramente) che continuano a distinguersi sul passato.
Il caso è quello sollevato da una risposta del consigliere comunale di Sel, Tiziano Rosati a commento di un post di un suo amico che riferiva della presenza di alcuni ragazzi indicati come “fascisti” durante una serata del Ciconia Summer Festival. Rosati risponde testualmente: “Se volemo organizzà? li ho visti e schedati nel mio database “se vedo un punto nero gli sparo a vista” :-)”.
Ovviamente la libertà di esprimersi è un diritto anche acquisito grazie alle battaglie fisiche, politiche ed ideologiche post ventennio, ma poi l’uso di questa “libertà” diventa personale e c’è da dire che quando si riveste una carica pubblica bisognerebbe valutare sempre a fondo quello che si dice e quello che si scrive.
Morale della favola, e soprattutto per la cronaca, è scoppiato il solito botta e risposta sui profili Facebook con chi è arrivato a chiedere anche le dimissioni di Rosati ricordando il caso Foibe e tutte le precedenti "scaramucce" online tra fascisti e comunisti del posto. Insomma il solito minestrone di posizioni che non mancano di arcaiche citazioni storiche. Tutto questo per?