cronaca

"Zona 30" a Sferracavallo, si può fare

mercoledì 20 gennaio 2016
"Zona 30" a Sferracavallo, si può fare

Il Consiglio Comunale ha approvato (11 favorevoli: gruppi di maggioranza, Sacripanti e Vergaglia; 3 astenuti: Olimpieri, Luciani, Tardani) la mozione, presentata dai Consiglieri Paolo Maurizio Talanti, Andrea Taddei, Martina Mescolini, Maria Flavia Timperi, Angelo Pettinacci e Donatella Belcapo (PD), che impegna il Sindaco e la Giunta: "ad individuare nel quartiere di Sferracavallo la cosiddetta ‘Zona 30’ per gli evidenti vantaggi di questa scelta sulla vivibilità cittadina, sui miglioramenti in termini di salute e sicurezza, sulla riduzione dell’inquinamento atmosferico e acustico".

Le premesse della mozione sono state illustrate dal primo firmatario Cons. Paolo Maurizio Talanti (PD) che ha sostenuto: “L’Organizzazione Mondiale della Sanità in un suo rapporto sulla sicurezza pedonale, ribadisce l’importanza di limitare la velocità delle auto a 30 km orari nelle città. La velocità dei veicoli in circolazione è determinante rispetto alla maggiore o minore gravità degli esiti degli incidenti: infatti l’investimento di un pedone da parte di un’auto che procede a 65 km orari determina la sua morte nel 90% dei casi; se invece l’auto procede a 30 km all’ora la possibilità che il pedone muoia scende al 3%”.

“La ‘Zona 30’ – ha precisato Talanti - è una forma per la moderazione del traffico nella viabilità urbana ed è stata introdotta in Italia nel 1995 all’interno delle direttive per la redazione dei Piani Urbani del Traffico (PUT). Si tratta di aree urbane residenziali, densamente abitate o in prossimità di edifici scolastici dove la velocità di transito si riduce a 30 km/h, in modo da restituire alle città e alle comunità locali un ambiente più vivibile e sicuro. Nella ‘Zona 30’ tutti gli elementi infrastrutturali e di arredo urbano sono finalizzati ad abbattere la velocità, l’arredo urbano e la gradevolezza complessiva dell’ambiente tendono a scoraggiare, da un punto di vista anche psicologico, il comportamento scorretto dell’automobilista. Il Parlamento europeo, con la ‘Risoluzione sulla sicurezza stradale europea per il 2011-2020 (2010/2235(INI))’ del 27 settembre 2011, tra le azioni prioritarie finalizzate alla riduzione dell’incidentalità stradale: ‘raccomanda vivamente alle autorità competenti di introdurre una velocità massima di 30 km/h per le zone residenziali e per tutte le strade urbane a una sola corsia che non dispongono di pista ciclabile separata, al fine di proteggere meglio gli utenti vulnerabili della strada’. Infatti, le esperienze maturate in altre città europee e nazionali hanno dimostrato che la moderazione di velocità ha ridotto il numero degli incidenti urbani, la tutela della vita e della salute umana sulle strade”.

A rispondere, per conto dell'amministrazione comunale è stato l'assessore Andrea Vincenti definendo la proposta del Pd "una mozione perfetta che condivido alla quale si sono aggiunti interventi anch’essi condivisibili. Sono totalmente d’accordo con la mozione e le repliche”.