cronaca

Ladro ucciso. Consap contro la giustizia fai da te: "Più risorse alla Polizia"

venerdì 23 ottobre 2015
Ladro ucciso. Consap contro la giustizia fai da te: "Più risorse alla Polizia"

La giustizia, quella che nasce dal buon senso di capire da che parte sta il male in Italia è ormai definitivamente defunta” con queste parole la Confederazione Sindacale Automa di Polizia (Consap) interviene sull’uccisione dell’albanese nel milanese da parte di Francesco Sicignano.

“E’ certo importante capire la dinamica per sapere dove il ladro sia stato attinto dal colpo che ne ha determinato il decesso ma è altrettanto e forse più importante prendere atto piuttosto che questo Stato non è più in grado di garantire la sicurezza ai propri cittadini, non soltanto sulla strada, ma ora anche all’interno delle loro abitazioni - afferma il Segretario Nazionale della Consap Stefano Spagnoli - in un paese civile e soprattutto giusto, non è accettabile che venga incriminato chi, all’interno della sua proprietà, per difendersi, spara e malauguratamente uccide. Una cosa però è certa al di la degli sviluppi dell’indagine, quel criminale pluri-pregiudicato, (e già incappato nelle maglie della Giustizia), non era stato invitato a casa dai Sicignano e non era lì per pulire l’abitazione bensì, nella migliore delle ipotesi, ripulirla”.

“Non facciamo di Sicignano un eroe, dice il premier protetto giorno e notte dalla giusta tutela delle Forze di Polizia - prosegue Spagnoli che solo qualche mese aveva consegnato a nome della Consap un medaglia al valore al benzinaio Graziano Stacchio - al premier però i poliziotti vorrebbero fare una domanda. Chi sarebbero allora gli eroi? Tutti quei politici arrestati o indagati perché corrotti nonostante percepissero stipendi, pensioni e liquidazioni milionarie?”

“Cominciamo a credere che lo smantellamento delle Forze di polizia, mediante il taglio delle risorse economiche e umane e la vergognosa proposta di un aumento di appena 6 euro netti al mese, che denigra la professionalità degli operatori di Polizia, sia un “assist” per quei politici corrotti e corruttibili che vogliono continuare a fare i propri comodi a spese dei cittadini senza essere “disturbati” dalle indagini delle Forze dell’Ordine”.

“Se così non fosse – conclude Spagnoli - che si cominci a legiferare per la certezza della pena con previsione dell’ergastolo per i corrotti e confisca di tutti i loro beni e per l’assegnazione di risorse economiche alle Forze dell’Ordine, magari da reperire fra i miliardi di euro del denaro trafugato dai politici disonesti”.