cronaca

Morto dopo lo scippo a Perugia. Consap Polizia: "Paese incapace di garantire la certezza della pena"

martedì 6 ottobre 2015
Morto dopo lo scippo a Perugia. Consap Polizia: "Paese incapace di garantire la certezza della pena"

"Ci risiamo, anche a Perugia, per colpa di uno stato (volutamente con la “s” minuscola) che ha rinunciato a garantire la sicurezza ai suoi cittadini, abbiamo avuto l’ennesima vittima per mano di un criminale extracomunitario che non doveva stare nel nostro Paese". Senza mezze misure interviene il Segretario Nazionale della Consap, Stefano Spagnoli, sulle responsabilità della morte del 72 enne Loredano Maranini per mano di uno scippatore: “lo scellerato smantellamento della capacità di azione preventiva delle FF.OO e l’assoluta mancanza della certezza della pena sono le cause dell’escalation criminale che da nord a sud sta investendo la penisola senza risparmiare regioni come l’Umbria, che non può più essere considerata un’isola felice. Ormai la sicurezza è un’emergenza nazionale lo dimostrano gli episodi di Napoli, Catania e il ferimento di poche ore fa di un collega carabiniere da parte di un criminale che non si è fermato all’alt perché aveva conti in sospeso con la Giustizia.

A Perugia a pagare il prezzo di una politica, evidentemente più interessata ai malaffari che alle esigenze di sicurezza dei cittadini, questa volta è stato un povero anziano che è stato sbattuto a terra ed ucciso da un criminale durante uno scippo.  Questo omicidio è purtroppo l’ennesimo di una lunga serie avvenuto in Umbria in pochi mesi; si ricordi il povero anziano soffocato, Giulio Moracci, e il giovane David Raggi, entrambi uccisi a Terni per mano criminale di stranieri pregiudicati ed irregolari sul nostro territorio. Inquietanti poi le modalità dell’arresto del cittadino marocchino Maloul Nabil, che stanno trapelando – prosegue Spagnoli – il presunto assassino infatti sarebbe stato riconosciuto da testimoni mentre si recava all’obbligo di firma perché già gravato da altri reati, quindi un individuo socialmente pericoloso.

“Circostanza questa, che se confermata, rende ancora più necessaria una stretta sul fronte della certezza della pena – conclude Stefano Spagnoli – affinché l’impegno delle Forze dell’ordine gravoso e penalizzato da un deficit di personale che solo in Polizia sfiora le 40 mila unità, non sia vanificato consentendo a pluri-pregiudicati di ammazzare in pieno giorno, per rapinare pochi spicci ad un anziano.