cronaca

Doppia archiviazione per l'inchiesta su Radio Galileo che coinvolgeva Di Girolamo, Trappolino e Verini

martedì 22 settembre 2015
Doppia archiviazione per l'inchiesta su Radio Galileo che coinvolgeva Di Girolamo, Trappolino e Verini

Sono stati archiviati sia dalla magistratura contabile sia da quella penale i due fascicoli d'indagine relativi alle presunte irregolarità nella concessione e gestione dei finanziamenti pubblici all’emittente radiotelevisiva di Terni Radio Galileo, organo del movimento politico CittAperta.

Gli accertamenti avviati dalla Corte dei Conti vedevano coinvolte 13 persone, per un complessivo danno erariale ipotizzato di oltre 3 milioni e 600 mila euro, mentre il fascicolo aperto dalla procura ternana, con l'ipotesi di truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche, riguardava otto tra loro. A rendere noto l'esito delle indagini - avviate dopo un esposto - sono stati stamani l'attuale sindaco di Terni, ed ex senatore, Leopoldo Di Girolamo, l'onorevole Walter Verini e l’ex deputato Carlo Emanuele Trappolino, tutti esponenti del Pd coinvolti in entrambi i fascicoli. I tre, aderendo anche al movimento CittAperta, durante la loro attività parlamentare hanno infatti permesso all'emittente di ricevere i finanziamenti finiti all'attenzione dei magistrati.

Per la procura regionale della Corte dei Conti l'indagine è stata archiviata per “difetto degli elementi costitutivi della responsabilità amministrativa”, mentre per la procura di Terni l'ottenimento dei contributi pubblici non è fraudolento, ma “affonda le proprie radici nelle norme di natura amministrativa che regolano i requisiti per accedere ai finanziamenti”.

“Eravamo certi che sarebbe finita così, perché i fondi dell'editoria erano stati erogati sulla base del rispetto rigoroso assoluto della legge” ha commentato l'onorevole Verini. Secondo cui le risorse "sono servite a emittenti locali, che facevano e fanno informazione, a sopravvivere, a garantire un rapporto con i loro territori". “Si può fare attività nel Pd e allo stesso modo rappresentare un movimento politico che esiste, che si è presentato alle elezioni comunali e che ha tra i suoi fondatori anche lo stesso sindaco” ha proseguito, ribattendo alla contestazione che CittAperta fosse un movimento fittizio.

“L'amarezza - ha concluso Verini - sta nel fatto che una battaglia politica locale e' stata fatta usando le armi degli esposti alla magistratura, che ha semplicemente fatto il proprio dovere”. Di “evidente strumentalizzazione politica” hanno parlato anche Di Girolamo e Trappolino, sottolineando la “correttezza, trasparenza e serietà” del loro comportamento. Il sindaco ha infine annunciato che valuterà con i propri legali eventuali azioni contro “la campagna diffamatoria” nei suoi confronti in questa vicenda.