cronaca

Corona libero, Spagnoli: "Sono felice per te. Ora coraggio, recupera il tempo perduto"

venerdì 19 giugno 2015
Corona libero, Spagnoli: "Sono felice per te. Ora coraggio, recupera il tempo perduto"

L'ex re del fotogossip, Fabrizio Corona, ha lasciato il carcere di Opera dopo avere ottenuto l'affidamento ai servizi sociali nella comunità Exodus di Don Mazzi, richiesta avanzata qualche tempo fa dalla difesa.

La decisione è arrivata a sorpresa dal giudice di sorveglianza Giovanna De Rosa: l'avvocato Ivano Chiesa ha comunicato al suo cliente che - dopo due anni e tre mesi di detenzione - può lasciare il penitenziario. Le prime parole di Corona sono state: "Sono felice e giuro che in carcere non ci tornerò più".

Il legale ha precisato che il giudice De Rosa ha dichiarato "ammissibile" un'istanza di affidamento temporaneo che, in passato, era stata 'bocciata' dalla Sorveglianza. 

Alla base del provvedimento di oggi, ha spiegato ancora il legale, ci sono gli anni di carcere che Corona ha già scontato, "quasi tre", la pena residua "che è di circa 5 anni", la "non riconosciuta pericolosità sociale", "la recuperabilità del soggetto attraverso l'affidamento in comunità", le relazioni del carcere, "l'ultima della scorsa settimana, che sottolineano come Fabrizio sia un detenuto modello, che sta affrontando un percorso ineccepibile".

Tra i primi messaggi che ha ricevuto Corona è arrivato quello di Stefano Spagnoli, comandate della Polizia stradale di Orvieto che nel marzo del 2008 arrestò Fabrizio Corona dopo che i suoi uomini lo inseguirono sull'autostrada e addirittura fece volare dal finestrino una busta con dei soldi falsi. 

"Sono felice per te. Ora coraggio, recupera il tempo perduto" è il messaggio, rivolto a Fabrizio Corona, da Spagnoli, che lo arrestò "per contrabbando di valuta falsa" e che oggi, da segretario nazionale della Consap, (Confederazione Sindacale Autonoma di Polizia).

Spagnoli, come riportano anhe molti giornali nazionali "esprime un plauso alla decisione di affidamento ai servizi sociali del fotografo". "La scarcerazione di una persona che ha sbagliato ma non ha operato violenza fisica contro nessuno e che ora può avviare una concreta opera di ravvedimento - continua Spagnoli - è sicuramente un fatto da salutare con soddisfazione anche da parte di chi lo aveva assicurato alla giustizia".

 

Soprattutto, prosegue in una nota diffusa dal sindacato di polizia, se questo avviene "in un Paese in cui ormai tutto è permesso dove la detenzione viene vista anche dagli stranieri come una mera formalità di poche ore al massimo giorni, con la Polizia decimata dai tagli il cui sacrificio è spesso vanificato dalla mancanza della certezza della pena".

"Arrestai Fabrizio Corona ad Orvieto (nella foto sopra all'uscita del carcere di Via Roma) - racconta Spagnoli - per contrabbando di valuta falsa e lo tenni per ore con me in ufficio in attesa dell'arrivo del magistrato. Aveva commesso un grave errore e lo stava pagando. Oggi, però - continua - mi chiedo se sia accettabile che resti ancora in galera, a fronte dell'evidenza di una criminalità che ha ormai preso il sopravvento, dove si esce dal carcere dopo poche ore anche dopo aver 'fatto bowling' contro otto persone come accaduto a Roma e dove i cittadini si armano per difendersi".

Spagnoli chiude con un auspicio che trova conforto nella prime parole di Fabrizio Corona dopo la decisione del giudice di sorveglianza di affidamento ai servizi sociali: "Sono felice e giuro che in carcere non ci tornerò più», e dice: «coraggio! Adesso recupera il tempo perduto!".

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