cronaca

Sanità: nuovo ruolo per i distretti e maggiore partecipazione dei cittadini - via libera in Prima Commissione regionale alla proposta di legge popolare che modifica il sistema umbro

giovedì 5 marzo 2015
Sanità: nuovo ruolo per i distretti e maggiore partecipazione dei cittadini - via libera in Prima Commissione regionale alla proposta di legge popolare che modifica il sistema umbro

La Prima commissione dell'Assemblea legislativa, presieduta da Oliviero Dottorini, ha approvato questa mattina (5 voti favorevoli, astensione di Damiano Stufara-Prc e Sandra Monacelli-Udc) la proposta di legge popolare che modifica l'ordinamento del sistema sanitario regionale. Il testo votato oggi scaturisce da una rielaborazione della proposta originale, frutto del confronto avviato dai consiglieri del Partito democratico Manlio Mariotti e Fausto Galanello con i presentatori e con le strutture della Giunta di Palazzo Donini.

LE FINALITÀ DELLA LEGGE. Le modifiche all'ordinamento sanitario approvate oggi, come hanno spiegato Mariotti e Galanello, hanno l'obiettivo di fare in modo che "la partecipazione dei cittadini sia un elemento in grado di tenere insieme equità, efficienza ed efficacia delle prestazioni dentro il processo che ha portato all'aziendalizzazione del servizio sanitario". Questo per rispondere alle richieste dei firmatari di “modificare la legge regionale '18/2012' sull'ordinamento del sistema sanitario regionale in modo da superarne alcune criticità, legate soprattutto all'allontanamento del momento decisionale dai territori, alla gestione delle risorse centralizzata e poco trasparente”.

GLI INTERVENTI. Prima del voto Stufara ha spiegato la propria astensione con “l'auspicio che si possano raccogliere altre indicazioni dei proponenti, prima della discussione in Aula, soprattutto in merito al ruolo dei distretti”. Il presidente Dottorini ha invece commentato l'esito del confronto parlando di “un lavoro importante svolto dalla Commissione per dare una risposta positiva alle istanze del Comitato promotore. Lo spirito è quello di avvicinare il più possibile la sanità regionale ai cittadini, dando più forza alle esigenze territoriali e alla partecipazione. Adesso spetta all'Aula dare il voto finale, superando le resistenze che ancora persistono”.

LA PROPOSTA DI LEGGE. La norma punta a recuperare, nel servizio sanitario regionale, un ruolo dei distretti e dei servizi territoriali in linea con l'esigenza di rafforzare, come attività e come allocazione delle risorse, i servizi di prevenzione per la salute, l'ambiente di vita e di lavoro. Viene delineato un maggior coinvolgimento e responsabilizzazione del distretto, che in tal modo può più incisivamente incidere, a partire dalle esigenze di salute e tutela del territorio, sulla distribuzione stessa delle risorse. La attuazione di forme di budget finanziari sarà un importante strumento di rafforzamento gestionale dei distretti e della loro reale capacità operativa da realizzarsi in stretta integrazione e correlazione ai bisogni di salute delle comunità territoriali. Dovranno inoltre determinarsi interazioni nella governance sanitaria tra Regione tra aziende sanitarie e distretti. Una rinnovata attenzione è rivolta infine alla partecipazione dei cittadini e delle istituzioni locali, alla programmazione e progettazione dell'azione del servizio sanitario regionale e alla effettiva attuazione degli indirizzi e degli obiettivi individuati.

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