cronaca

Poste taglia e razionalizza, la politica insorge. Ecco la lista degli uffici da cancellare

giovedì 12 febbraio 2015
Poste taglia e razionalizza, la politica insorge. Ecco la lista degli uffici da cancellare

Ci risiamo, è proprio il caso di dirlo! Poste italiane decide nuovamente di tagliare gli uffici postali o di ridurne la funzionalità. Come da copione l’Orvietano è chiamato a pagare il tributo più alto, non fosse che magari ci si abitua a non subire l’effetto delle razionalizzazioni.

Il piano di riorganizzazione di Poste italiane prevede per l’Umbria a chiusura di 15 uffici postali e l’apertura parziale di altri 18. Il tributo dell’orvietano sarà: la chiusura di Melezzole nel comune di Montecchio e Sugano nel comune di Orvieto. L’apertura parziale, invece, riguarderà gli uffici di: Allerona, Civitella del Lago e Ficulle.

La reazione della politica non si è fatta attendere. Il primo a intervenire è stato il segretario provinciale del Partito democratico, Carlo Emanuele Trappolino, cil quale ha chiamato i sindaci del Pd a muoversi unitariamente contro questa decisione.

I consiglieri regionali del Pd Manlio Mariotti e Fausto Galanello annunciano la presentazione di un’interrogazione con la quale chiedono alla giunta regionale di attivarsi presso il Governo affinché intervenga sulle Poste per rivedere “la politica irrazionale dei tagli e pseudo razionalizzazioni di servizi essenziali per la comunità”.

Non sono mancati gli interventi dei rappresentanti locali dei vari schieramenti politici. Il consigliere del Pd, Maurizio Talanti, e l’ex vice sindaco oggi consigliere di Forza Italia, Roberta Tardani, hanno presentato una specifica interrogazione al sindaco.

“Purtroppo sta continuando l’opera di isolamento, da parte di Poste Italiane, delle Frazioni del nostro Comune” - afferma la capogruppo Tardani - “Dopo la chiusura dello sportello di Canale anche Sugano sarà privata di questo fondamentale servizio che copre non solo la Frazione ma l’intero altopiano dell’Alfina. Chiediamo al Sindaco se sono state attivate tutte le possibili azioni di contrasto alla scelta. In caso di risposta negativa invitiamo il Sindaco a farlo immediatamente, considerando il valore sociale oltre che economico che questi servizi hanno sotto il profilo della qualità della vita dei cittadini.”

“Questa mattina - spiega Talanti - ho depositato un'interrogazione urgente sulla soppressione dell’Ufficio Postale di Sugano, che come nel 2012 rischia la chiusura, questa volta a causa del piano di riorganizzazione e razionalizzazione dell’assetto territoriale che prelude allo sbarco in Borsa di Poste Italiane SpA. La ventilata soppressione dei suddetti uffici postali e di un servizio di straordinaria importanza per una comunità come quella di Sugano comporterebbe una inevitabile penalizzazione di tutta la cittadinanza ed in particolare di quella anziana”.

Pure il consigliere Lucia Vergaglia del Movimento 5 Stelle, - scongiranedo la chiusura delle poste di Sugano - ha annunciato un'interrogazione al sindaco per chiedere: "cosa possa mettere in campo a favore dei cittadini depauperati di quel punto di riferimento sociale e quel sistema di servizi essenziali che è l’ufficio postale, nella sciagurata ipotesi che ogni iniziativa volta a scongiurare questa chiusura fallisca, incluse quelle che, siamo certi, in questi momenti l’amministrazione starà tentando"

Anche il sindaco di Montecchio, Federico Gori, ha espresso la netta contrarietà l’ipotesi di chiusura dell’ufficio postale di Melezzole con un intervento sulla sua bacheca Facebook. “Ci è giunta comunicazione questa mattina - scrive Gori -da parte di Poste Italiane la volontà di chiudere definitivamente l'ufficio postale di Melezzole, una razionalizzazione incomprensibile in una frazione "montana" già di fatto svantaggiata su molti fronti e che ha già aderito di recente ad una "ottimizzazione" di poste italiane facendo si che l'ufficio rimanesse aperto soltanto due volte a settimana. Come Amministrazione Comunale ci opporremo con forza a questo ennesimo scellerato gesto”.