cronaca

Una "trasferta a Orvieto" negli atti del processo sul leader sardo dell’Udc

venerdì 16 gennaio 2015
Una "trasferta a Orvieto" negli atti del processo sul leader sardo dell’Udc

Dal convegno nazionale dell’Udc di Chianciano alla trasferta in auto a Orvieto: la procura di Cagliari porta in tribunale l’ex assessore all’Ambiente della Regione Sardegna ipotizzando l’accusa di falso ideologico e truffa.

A testimoniare al processo che si è svolto presso il Tribunale di Cagliari, nei confronti di Giorgio Oppi, esponente dei centristi sardi, anche il segretario nazionale dell’Udc, Lorenzo Cesa il quale ha evidenziato come l'imputato abbia sempre messo in primo piano le istanze della Regione Sardegna.

"L'incontro di Chianciano lo facciamo da anni - ha detto Cesa in aula secondo quanto riportato dall’UnioneSarda.it - non è un incontro di partito ma una giornata di riflessione alla quale partecipano ministri, magistrati e studiosi. Ogni volta che Giorgio Oppi interviene in questi appuntamenti solleva i problemi della sua regione. Nel caso in specie non solo intervenne al dibattito generale su mio invito, ma perorò le istanze della Sardegna".

I fatti risalgono al 2011 quando l’allora assessore all’ambiente presentò alle casse della Regione Sardegna la richiesta di un rimborso di 2000 euro per una trasferta istituzionale a Roma. Secondo gli inquirenti, però: “la fattura di oltre 1700 euro per un autonoleggio e di 300 euro per un biglietto aereo presentata agli uffici Affari Generali sarebbe servita a coprire tutt'altro genere di spese”, mette in evidenza il giornale sardo. “Oppi avrebbe usato quei soldi - continua l’articolo - per una trasferta a Chianciano Terme per un convegno del partito dove, secondo quanto accertato dagli inquirenti, l'ex assessore avrebbe noleggiato un'auto per spostarsi dalla cittadina termale e raggiungere Orvieto”.