cronaca

Spiragli per una rinascita del tessile: dipendenti in cooperativa con imprenditore perugino

sabato 15 novembre 2014
di G. An.
Spiragli per una rinascita del tessile: dipendenti in cooperativa con imprenditore perugino

Sono andate dal sindaco, hanno sollecitato un sostegno e ora cercano una sede per ridare vita all’industria tessile orvietana. Questa la storia di una quarantina di lavoratrici del tessile orvietano che insieme ad un imprenditore perugino stanno dando vita ad una cooperativa per far ripartire l’industri manifatturiera a Orvieto.

Sede e tempi sono le priorità. “La produzione, compresa la campionatura, dovrebbero partire entro settembre”, dicono le lavoratrici facendo trapelare la necessità di riassestare l’impianto entro i prossimi due mesi. Il sindaco e l’amministrazione, in un certo senso, si sono resi disponibili a sostenere il percorso, ma il vero problema è il luogo.

L’ex struttura del Consorzio Crescendo dove lavoravano prima la Sphera e poi la Manifattura deve essere rimessa a norma. Addirittura, e qui ci sarebbe da approfondirne anche i motivi, l’impianto elettrico è stato addirittura svuotato dei filamenti di rame. Insomma, c’è chi vuole ripartire con l’industria tessile, ma non c’è una sede che possa ospitare l’azienda.

Dal fronte sindacale è la Cisl a muoversi per trovare i canali che portano alla ripresa del manifatturiero. “Il problema - ha infatti evidenziato Raffaele Trentini - è quello di trovare una ubicazione alle lavoratrici per far ripartire la produzione. Da tempo stiamo sollecitando l’amministrazione per riattivare la struttura dell’ex Crescendo che deve essere sistemata in termini di impiantistica”.

“In questo momento - aggiunge Trentini - attendiamo risposte concrete visto che la prospettiva è quella di recuperare un comparto produttivo molto importante e dare una risposta al problema della disoccupazione femminile”.

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