cronaca

M5s: "Valutazione ambientale necessaria per impianti biogas-biomasse"

martedì 28 ottobre 2014
M5s: "Valutazione ambientale necessaria per impianti biogas-biomasse"

Con il recepimento della Direttiva Europea sugli impianti a biogas salta il limite del MegaWatt per la procedura "semplificata", Vergaglia (M5S) indica un percorso d'adeguamento normativo ed ambientale che scongiuri chiusure e dispute legali.

"Recentemente l’Italia - spiegano dal M5s - ha recepito le stringenti normative europee sugli impianti di cogenerazione a biogas e biomassa, questo dopo aver permesso che gli impianti di potenza inferiore al MegaWatt potessero essere posti in opera ed avviati con una procedura a minori controlli, una procedura nota come PAS".

"A fronte di questa - continuano - situazione normativa si trovano in quasi tutt’Italia impianti da 998 KiloWatt e c’è una vera e propria industria del borderline che contribuisce all’impiantistica che sfiora i limiti di legge nei quali scatterebbe la Valutazione di Impatto Ambientale (V.I.A.), ovvero la procedura completa dei controlli e delle verifiche che sarebbero necessarie. La notizia è che adesso il limite del MegaWatt non esiste più ed anche gli impianti come quello in costruzione alla SAO andrebbero certificati con tale Valutazione. C’è di più, sono già numerosi i ricorsi al Consiglio di Stato che hanno visto i comitati cittadini vincenti contro gli enti locali, che non si erano attivati, e le aziende dotate di autorizzazioni “semplificate” che la suprema corte ha semplicemente annullato. Per i giudici infatti 'Ogni normativa contrastante con la normativa comunitaria in materia ambientale che impone la V.I.A. quale provvedimento volto a valutare la compatibilità degli insediamenti produttivi con le esigenze di tutela dell’ecosistema doveva pertanto essere disapplicata'”.

Luicia Vergaglia, capogruppo del M5s in consiglio comunale ricorda come: "Nel recente bilancio dell’Amministrazione Germani, "approvato senza i nostri voti e dopo il recepimento di questa Direttiva Europea, è addirittura segnato tra i maggiori incassi previsti dall’amministrazione una quota proveniente proprio dalla “compartecipazione su produzione biogas” per euro 19.000,00/anno. L’eventuale, ove necessaria, disapplicazione delle autorizzazioni creerebbe un buco nel bilancio aprendo anche una potenziale esposizione giudiziaria ai nostri Amministratori."

Come gruppo consiliare M5S Orvieto "abbiamo posto la questione all’ordine del giorno con un atto di indirizzo volto ad avviare rapidamente il percorso di certificazione V.I.A., con tutti gli eventuali adeguamenti necessari, per gli impianti autorizzati solo con la procedura semplificata, dando mandato al Sindaco Germani, l’attuale detentore della delega all’ambiente, di relazionare al superamento del problema od entro febbraio 2015 (tre mesi) per valutare le eventuali iniziative necessarie, inculsa la disapplicazione delle autorizzazioni ed, infine, di comunicare quest’iniziativa alla Regione ed agli altri comuni del circondario di competenza dato che l’ambiente, si sa, non si ferma al cartello Benvenuti ad Orvieto”.

"L’obbiettivo - chiude il M5s - è che si proceda subito alla Valutazione Ambientale per i nuovi impianti, mentre per quelli esistenti è invece il disapplicare le autorizzazioni solo a chi, entro febbraio 2015, non superi la procedura di V.I.A. e non il semplice chiudere gli impianti operativi, cosa che causerebbe danni economici in piena crisi senza risolvere realmente il problema. Il tutto evitando che il Comune venga coinvolto in costosi procedimenti giudiziari".