cronaca

Il Comune dichiara guerra alle biciclette: "Via dal parcheggio di Via Roma"

giovedì 16 ottobre 2014
Il Comune dichiara guerra alle biciclette: "Via dal parcheggio di Via Roma"

A dispetto di anni di annunci in materia di mobilità alternativa, la semplice installazione di rastrelliere in una città che punta a fare del turismo slow una virtù appare tutt'altro che prioritaria. Ad oggi, infatti, se ne contano molte poche, giusto in prossimità di alcune scuole. Il problema dunque – se di problema si tratta – non è stato risolto intimando la rimozione delle biciclette, ma solo nascosto sotto lo zerbino. Appena quattro bici, addossate ad una ringhiera interna al parcheggio di via Roma, nel piano riservato agli abbonati, sono sufficienti a chiedere di essere rimosse. La ringhiera in questione delimita tra l'altro una piccola area con resti archeologici rinvenuti durante i lavori di costruzione del parcheggio, sito solo delimitato e non segnalato anche a fini conoscitivi e spesso ricettacolo di sporcizia.

Il “via da lì” era scattato già il 5 giugno scorso con l'invito a “spostare biciclette, ciclomotori e motocicli dalle zone comuni del parcheggio”, in cui si specificava che “ogni abbonato può utilizzare solo ed esclusivamente il posto auto assegnato nei limiti della segnaletica che delimita gli stessi”. Un avviso disatteso al punto che da qualche giorno sono apparsi nuovi cartelli, dove il tono si fa più esplicito. “Se le biciclette non verranno tolte entro il 16 ottobre – si legge – saranno rimosse forzatamente e poste in custodia. La custodia verrà addebitata al proprietario della bicicletta al momento della richiesta di sostituzione della stessa”.

Sfuggono, tuttavia, i motivi di una simile disposizione che non tiene conto delle esigenze dell'utenza. I possessori delle due ruote contestate, infatti, sono anche gli abbonati al parcheggio che, lasciata la macchina, montano in sella secondo quella che i regolamenti urbani rimasti lettera morta definiscono “inter-modalità”. Tra quelli che hanno già provveduto a rimuoverle e quelli che hanno ovviato al diktat spostando bici e motocicli entro le due strisce solitamente utilizzate per l'auto, sono molte le situazioni che, senza maggiore legittimità, continuano ad essere tollerate. La presenza di appena quattro biciclette lasciate in sosta in un punto che non è utilizzato per il passaggio delle auto, inoltre, non intralcia in alcun modo la viabilità, né occlude le uscite di sicurezza. E se insieme alle rastrelliere, bastasse un po' di buon senso?