cronaca

Pasquino di fine estate, la città tappezzata di manifesti contro rifiuti e discarica

domenica 21 settembre 2014
di G. An.
Pasquino di fine estate, la città tappezzata di manifesti contro rifiuti e discarica

Un modo decisamente diretto e singolare di mettere in piazza le criticità cittadine. Nel giorno in cui a Palazzo dei Sette si presenta il Comitato cittadino di critica propositiva, il redivivo Pasquino orvietano ha pensato bene di tappezzare la città con messaggi di evidente denuncia su rifiuti e discarica.

"Vogliono allargare la discarica che è ormai in pieno centro abitato. Va bene così?" recita proprio il manifesto giallo attaccato di fronte a Palazzo dei Sette. E su questo argomento anche Gianni Stella, socio fondatore del Cccp, non ha mancato di incalzare il sindaco, Giuseppe Germani, sulla questione rifiuti.

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"La storia di una foresta fossile nella zona del terzo calanco e' buona solo per intentare un ricorso al Tar ma non certo per impedire che l'ampliamento del terzo calanco si faccia - ha detto Stella -. Anche gli interventi previsti a breve sul secondo calanco fanno presagire a ben altro. Certamente possiamo dire che nella discarica non confluiscono solo i rifiuti di Orvieto, probabilmente quelli dell'Umbria e non siamo sicuri su quelli provenienti da altre regioni. Bisogna prendere atto che il business intorno alla discarica non si è dissolto. Anzi bisogna comprendere che la gestione dei rifiuti deve tornare ad essere una fonte di guadagno per la città. Non si può andare avanti solo con i tagli, perché alla fine il malato muore. Oggi l'ingegneria sui rifiuti non si sviluppa più in verticale, ma in orizzontale, quindi si può benissimo pensare di sviluppare un impianto di recupero energetico dai rifiuti e trasferirlo dietro la collina abbandonando definitivamente i calanchi".

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A rispondere a Stella e' stato proprio Germani che ha fugato ogni dubbio. "Il terzo calanco non si farà e non si farà nemmeno il termovalorizzatore - ha detto il sindaco -. Il futuro di questa città non è quello di sostenersi sul mercato dei rifiuti perché già ne abbiamo constatato gli effetti. L'attuale intervento che si prevede sul secondo calanco della discarica riguarda un abbassamento dei livelli attuali per aumentarne la capacità e allungarne il periodo di attività. Invece di pensare a fare economia con i rifiuti, a Orvieto si deve lavorare ad una raccolta differenziata su livelli decisamente spinti e, del resto come già previsto dalla Regione, guardare alla produzione delle nuove forme di combustibile per molti termovalorizzatori che esistono nel nord Italia".