cronaca

Il Pd apre la festa della Scuola, mentre il Ministero fa la festa alla Scuola orvietana. Cancellato l’istituto Geometri

martedì 26 agosto 2014
di G. An.
Il Pd apre la festa della Scuola, mentre il Ministero fa la festa alla Scuola orvietana. Cancellato l’istituto Geometri

Alla vigilia dell’avvio dell’anno scolastico la notizia fa sicuramente scalpore. Dal prossimo 15 settembre a Orvieto non esisterà più lo storico istituto per Geometri, o meglio per il secondo anno consecutivo non ci saranno alunni iscritti al primo anno. La notizia trapela proprio in questi gironi visto che l’Ufficio Scolastico Regionale dell’Umbria ha assunto la sua irrevocabile decisione di concedere la deroga solo per la prima classe di Ragioneria, bocciando le richieste che erano venuto da Orvieto di una classe articolata “Ragioneria-Geometri”.

La richiesta iniziale venuta dalla dirigente dell’Istituto d’istruzione superiore scientifico e tecnico di Ovieto (Iisst), Elvira Busà, prevedeva l’istituzione di una classe articolata “Ragioneria-Geometri” composta da 12 ragazzi iscritti a Ragioneria e 7 a Geometri, per un totale di 19 alunni. Fin da subito, però, si è percepito che dall’Ufficio Regionale non c’era la benché minima volontà di accogliere questa richiesta. Tant’è che la settimana scorsa il responso è arrivato pesante come un macigno: a Orvieto si farà solo la classe di Ragioneria. Inutili le sollecitazioni, anche politiche (con il beneficio del dubbio sulla sostanza di queste attenzioni) arrivati ai dirigenti scolastici regionali per comprendere la necessità di attivare la classe articolata presso l’Iisst di Orvieto.

“E’ una sconfitta per Orvieto e per il territorio - dice la presidente dell’Iisst, Elvira Busà -. Il concetto, aldilà delle questioni burocratiche sui numeri delle classi scolastiche e le deroghe concesse, è di carattere territoriale. Non concedere la possibilità a dei ragazzi di presentare il corso geometri a Orvieto significa condannarli a scegliere di andare in una scuola distante anche centinaia di chilometri dal luogo dove abitano. Allo stesso tempo, in questi tempi di crisi, significa anche andare a prendere una decisione pesante sul posto di lavoro degli insegnati. Prima di fare delle scelte del genere bisogna capire che Orvieto non è un quartiere di Roma, dove se non c’è una scuola in un luogo è facile trovarne un’alta a un un paio di fermate della metro. Qui si tratta di distanze a volte anche determinati per la scelta di una famiglia. Inoltre presso l’istituto Geometri avevamo avviato un percorso sperimentale che riguardava l’utilizzo delle Stampati 3D, ora questo non sarà più possibile e un bel progetto è destinato a abortire”.

Oltre tutto si tratta di indirizzi tecnici che, in molti casi, possono servire per i ragazzi a trovare un impiego lavorativo al termine dei cinque anni di studi. Però a Perugia la pensano in maniera diversa o forse hanno ascoltato con maggiore interesse le richieste di altri territorio ai quali sono state concesse classi anche con numeri inferiori al minimo consentito dalla normativa.

L’occasione per la Dottoressa Busà di andare direttamente alla fonte, ovvero al Ministro dell’Istruzione si presenta alla prossima edizione della Festa dell’Unità Nazionale della Scuola e dell’Università che si svolge a Orvieto. La preside dell’Iisst ha chiesto al Pd di poter incontrare proprio il Ministro, Stefania Giannini, che parteciperà alla festa nell’intenzione di esporle direttamente le ragioni che sostanziano la necessità di attivare la pluriclasse “ragioneria-geometri”. Speriamo che almeno in questa circostanza le istituzioni scolastiche comprendano il danno che si provoca a un territorio decidendo di cancellare un’istituto storico come è il Geometri.