Corteo Storico, l'uscita dal Comune scalda la piazza. La città onora il Corpus Domini
Lo squillo delle chiarine dalla loggia del Comune, il saluto del Podestà al Capitano del Popolo. I figuranti armati che hanno accompagnato fino alla Torre del Moro la sfilata del Corteo. Le novità della sfilata storica del Corpus Domini fanno centro e raccolgono l'applauso degli orvietani.
In una giornata abbastanza calda per chi doveva indossare il velluto e le armature del Corteo Storico, è stata onorata con la consueta solennità la celebrazione del Miracolo del Corpus Domini. Alle nove e mezza il Corteo Storico, uscito dalla ex Caserma Piave era già in marcia al suono dei tamburi. A passo scandito le chiarine hanno fatto il loro ingresso in Comune mentre sulla piazza la coreografie di tamburi, cavalieri e armigeri hanno accompagnato il Capitano del Popolo al cospetto del Podestà. Il saluto tra le autorità medievali è stato omaggiato dal doppio squillo delle chiarine e da rullo dei tamburi.
Il Corteo ha poi incontrato la Processione religiosa facendo ingresso dalla Porta Santa in Duomo e raccogliendo l'applauso delle tante persone che hanno seguito con attenzione il passo cadenzato dei quasi quattrocento figuranti. Certamente non tutte le ciambelle escono col buco, e di buchi nella lunga Processione ce ne sono stati. Soprattutto tra il Corteo Storico e l Processione religiosa che accompagnava il Corporale. Un tira e molla che in qualche occasione è stato decisamente lungo, ma questo è Corpus Domini, questo è il “problema”, se così può essere definito, delle difficoltà di far convivere la sfilata storica con quella religiosa.
Questo basta a chi non aspetta altro che venga il giorno del Corteo Storico per criticarlo. Senza pensare all'organizzazione che esiste dietro al sfilata, senza pensare alla fatica dei figuranti di sfilare e suonare sotto il sole, senza pensare che questo corteo è difficilmente paragonabile con altri per molteplici ragioni, una fra tutte la lunghezza del percorso. Però le critiche ci stanno e alla fine bisogna farsene una ragione. Però ai critici un paio di domande vanno anche fatte: quanti di chi critica hanno poi fatto la tessera per sostenere l'Associazione Pacini e il Corteo Storico? Quanti vorrebbero passare tre o quattro mesi all'ex Caserma Piave a preparare la sfilata?
Per fortuna che il Corteo c'è, che il Corteo Storico esce ogni hanno, sempre splendente nella sua bellezza, anche senza l'aiuto di chi lo critica.