Dal SII oltre 800mila euro di investimento per l'emergenza. Depuratori e impianti di distribuzione: "nessun problema di potabilità"
A poco più di una settimana dalla terribile alluvione che ha colpito l'Orvietano, la Sii fa il punto sugli impianti di propria competenza e sulla situazione attuale. Nell'esprimere solidarietà e vicinanza alle popolazioni, il presidente Stefano Puliti, l'amministratore delegato Graziano Bernardi e il direttore generale Paolo Rueca sottolineano l'impegno dei tecnici e degli operai della Sii e dei soci operativi e le ingenti risorse investite per fronteggiare l'emergenza ed assicurare il livello dei servizi erogati sul territorio.
"Uno sforzo importante - affermano Puliti, Bernardi e Rueca - che ha evidenziato la competenza e l'abnegazione del personale ed è riuscito ad assicurare nel giro di pochi giorni il ripristino delle condizioni di normalità".
Per affrontare l'emergenza la Sii ha finora investito oltre 800.000 euro ed ha operato giorno e notte sui depuratori, sugli impianti di sollevamento e sulla rete idrica, scongiurando l'insorgere di problemi legati sia a disservizi nell'erogazione dell'acqua che a danneggiamenti dell'ambiente dovuti al blocco dei depuratori.
Gli impianti di Orvieto, Fabro, Pantano e Castelviscardo sono infatti stati completamente allagati dalla piena con danni, in alcune circostanze irreparabili, di decine e decine di migliaia di euro. Un'opera incessante che ha affrontato una situazione drammatica e che ha consentito alla Sii di ripristinare i 4 impianti di sollevamento di Orvieto Scalo e Ciconia nel giro di pochi giorni, scongiurando il rischio di problemi ambientali che avrebbero peggiorato la già disastrosa situazione generale. Per oggi, mercoledì 21 novembre, è prevista la riattivazione della maggior parte dei sistemi con il ripristino della fornitura energetica necessaria, assicurata anche a seguito dell'interessamento della prefettura da parte di Sii.
Ad, presidente e dg della società hanno fatto il quadro della situazione anche in riferimento all'erogazione idrica ed hanno sottolineato come la società sia riuscita, in una situazione di estrema emergenza, a garantire la potabilità dell'acqua.
"Il maltempo - hanno infatti spiegato - ha comportato un innalzamento dei valori dell'alluminio fino a 1.200 mg/l. Se non ci fossero stati gli impianti di potabilizzazione installati dalla Sii nel 2010, i cittadini di Orvieto non avrebbero potuto utilizzare l'acqua a scopo alimentare. Tale fatto avrebbe aggravato fortemente una situazione già difficilissima a causa delle inondazioni e dei conseguenti enormi danni registrati sul territorio. Con i sistemi di potabilizzazione le analisi dell'Asl e quelle interne della società fanno invece registrare valori ampiamente sotto la soglia di legge. In virtù di tali dati l'acqua è assolutamente sicura e potabile. La stessa situazione si registra per Castel Giorgio, Castel Viscardo e Porano".
Il direttore generale Rueca sottolinea poi come tale impegno abbia determinato un notevole risparmio di risorse e un altrettanto notevole contenimento dei danni a cittadini e aziende.
Per quanto riguarda alcuni pozzi dislocati nelle zone maggiormente colpite dal maltempo, la Sii fa presente che quelli di Otricoli, Narni (specificatamente Gualdo, Guadamello, San Vito) e Montecchio erano stati completamente sommersi dalla piena, rendendo necessaria l'emissione di un'ordinanza da parte dei sindaci per evitare di bere acqua del fiume contaminata da vari agenti patogeni con il relativo ricorso al servizio sostitutivo di autobotti. L'impegno della Sii anche su questo versante ha permesso di risolvere completamente la situazione a Otricoli, Gualdo, Guadamello e San Vito con la revoca delle ordinanze e il ripristino della potabilità. Qualche precauzione rimane ancora solo per Montecchio dove si conta di risolvere rapidamente le problematicità anche a favore delle attività economiche legate alla produzione olearia.
La società ha infine reso noto di aver già comunicato ufficialmente alla Regione, insieme all'Ati 4, l'ammontare dei costi sostenuti per l'emergenza, formulando l'auspicio che vi siano certezze e tempestività nella gestione delle risorse che proverranno dallo stato e di quelle che eventualmente potrà mettere a disposizione la Regione stessa.