cronaca

Polizia Penitenziaria: aggressioni continue a Orvieto, agenti sotto organico, il Sindacato insorge

giovedì 21 giugno 2012
di Monica Riccio
Polizia Penitenziaria: aggressioni continue a Orvieto, agenti sotto organico, il Sindacato insorge

Alla Casa di Reclusione di Orvieto la misura sembra essere colma. E' solo di qualche giorno fa l'ennesima notizia di una aggressione ai danni delle guardie carcerarie dopo l'ultima, avvenuta nel mese di marzo, durante la quale un detenuto causò lesioni pesanti a quattro poliziotti penitenziari.

Stavolta a fare le spese di una situazione non più sostenibile, un agente della penitenziaria aggredito da un recluso. "Un detenuto presso la casa di Reclusione di Orvieto, dopo aver effettuato un colloquio con il proprio difensore di fiducia, improvvisamente si è scagliato contro il poliziotto penitenziario che lo stava accompagnando in cella, nel tentativo di aprirsi un varco e guadagnare l'uscita dal reparto".

Lo denuncia il Sappe (Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria), in una nota del Segretario Generale, Donato Capece. "Il poliziotto, a causa del forte urto contro il cancello, ha perso conoscenza. Immediatamente sono intervenuti altri due agenti ed un sovrintendente i quali hanno provveduto, con non poca fatica e riportando traumi e contusioni, ad immobilizzare il detenuto e a soccorrere il collega. Le condizioni lavorative del reparto di polizia penitenziaria di Orvieto - aggiunge Capece - si fanno sempre più difficili. Il personale, sotto organico da anni, è costretto a turni gravosi e a fronteggiare una popolazione detenuta numericamente in crescita e spesso caratterizzata da gravi patologie psichiatriche. Ai colleghi contusi va naturalmente tutta la nostra vicinanza e solidarietà, ma ci domandiamo quante aggressioni ancora dovrà subire il nostro personale di Polizia Penitenziaria prima che si decida di intervenire concretamente sui gravi problemi penitenziari."

Della situazione orvietana parla anche Fabrizio Bonino, agente della Penitenziaria in servizio alla Casa di Reclusione di Orvieto e Segretario Regionale del Sappe: "Sono anni che a Orvieto non viene assegnato personale, siamo 56 agenti, ne servirebbero almeno 20 in più. Lavoriamo con circa 150 detenuti all'interno di una struttura la cui capienza è certificata per 100. Siamo molto preoccupati - dice Bonino - ma non solo per la nostra incolumità, ci preoccupa anche molto la salute dei detenuti, spesso costretti a dividere spazi al limite della possibilità, e con il caldo e l'estate le situazioni si amplificano. Inoltre - spiega Bonino - ci troviamo a dover sorvegliare, con organico insufficiente, anche situazioni di detenzione particolari, di rilevanza psichiatrica, detenuti che dovrebbero essere ospitati in strutture adeguate. Certo - dice ancora Bonino - collaboriamo con il CIM di Orvieto, ma le ore a disposizione sono poche, mancano i soldi e questo intervento, seppur importante, purtroppo non risolve le problematiche più gravi."

Problematiche affrontate come priorità assolute dal nuovo direttore, il dottor Luca Sardella, del quale Bonino dice: "il direttore si sta battendo come mai è stato fatto per la dignità del nostro lavoro e per la sicurezza all'interno del carcere. Certo il suo operato, da noi assolutamente apprezzato, si va a scontrare con problematiche non di poco conto contro le quali ben poco si può fare. In ogni caso il dottor Sardella ha il polso della situazione, situazione che auspichiamo possa evolvere al più presto verso un aumento del personale."

Aggressione al carcere di Orvieto. Nota dell'On. Carlo Emanuele Trappolino