cronaca

Spacciatore in manette. Bloccato a Orvieto ricercato dalla Questura di Perugia

mercoledì 22 febbraio 2012
di M.R.
Spacciatore in manette. Bloccato a Orvieto ricercato dalla Questura di Perugia

Mancava solo il suo arresto per chiudere il cerchio ad una vasta operazione antidroga condotta dalla Questura di Perugia che nel mese di gennaio aveva portato in carcere trenta persone. A finire in manette allora erano stati in trenta, pressoché tutti di nazionalità tunisina e della fascia magrebina, accusati di far parte di un'associazione a delinquere dedita allo spaccio di eroina e cocaina nel capoluogo di regione.

H.Y., 30 anni, di nazionalità tunisina, è finito ammanettato grazie alla perspicacia degli uomini del commissariato di Orvieto che se lo sono visti presentare, lunedì 20 febbraio, presso gli uffici di Piazza Cahen per regolarizzare la sua posizione sul territorio nazionale, essendo non in regola e pertanto soggetto ad espulsione.

Il tunisino ha dunque commesso il fatale errore di dar corso alla pratica che, a mano a mano che procedeva, insospettiva sempre di più gli agenti. Durante lo svolgimento delle incombenze burocratiche necessarie, infatti, l'attenzione dei poliziotti della Sezione Amministrativa e Stranieri del comando di Orvieto, è ricaduta sui documenti del tunisino che riportavano un nome che, poi ad un'attenta analisi, risultava essere diverso da quello reale. Indagando a fondo, cercando riscontri anche attraverso l'identificazione infallibile delle impronte digitali, contattando il Consolato di appartenenza - dal quale si sono avute solo conferme ai sospetti - il tunisino è risultato avere, a proprio carico, un mandato di cattura emesso dal Gip del Tribunale di Perugia, proprio nel contesto dell'operazione antidroga conclusa a gennaio dalla squadra mobile e alla quale mancava all'appello proprio il trentenne.

L'uomo nel frattempo si era reso latitante, arrivando a dimorare in un comune limitrofo forse nel maldestro tentativo di sfuggire alle maglie della Polizia e della giustizia che si erano strette attorno a lui. Ma l'arrivo da Perugia della foto segnaletica richiesta dagli uomini del commissariato di Orvieto ha fugato ogni dubbio identificando il tunisino come lo spacciatore ricercato. Messo davanti all'evidenza dei fatti, il trentenne non ha potuto che ammettere quanto a suo carico e farsi accompagnare, senza opporre resistenza, al carcere orvietano dove verrà a giorni interrogato dai giudici di Perugia.