cronaca

Maxi sequestro di hashish sulla A1. Due arresti

martedì 21 febbraio 2012
di Monica Riccio
Maxi sequestro di hashish sulla A1. Due arresti

La Polizia Stradale di Orvieto, nel corso di normali controlli lungo il tratto autostradale di competenza, nella tarda serata di lunedì 20 febbraio scorso, ha sequestrato 30 chili di hascisc per un valore di circa 700 mila euro. A finire in manette M.J.D. 42 anni, e B.E., 38, entrambi cittadini marocchini pluripregiudicati, residenti regolarmente a Roma.

A spiegare i dettagli dell'operazione che ha permesso il sequestro dell'ingente quantitativo in transito sulla A1, non ché i due arresti, questa mattina, in una conferenza stampa tenutasi presso il comando di Orvieto, il sostituto commissario Stefano Spagnoli, comandante della sottosezione, e la dottoressa Katia Grenga, dirigente della Polizia Stradale della provincia di Terni.

L'ennesimo colpo basso al traffico di stupefacenti, gli uomini di Spagnoli lo hanno messo a segno seguendo il proprio intuito, senza particolari indagini, semplicemente analizzando una situazione come tante che notte, dopo notte, sono chiamati ad affrontare. "Intorno alle 20,30 di lunedì - ha spiegato il comandante Spagnoli - una nostra pattuglia stava effettuando un servizio di controllo nei pressi dello svincolo di Orvieto, sulla corsia sud, quando ha notato un comportamento sospetto da parte di due uomini a bordo di una Citroen Xara."

La pattuglia ha dunque intimato l'alt alla vettura accompagnandola in una piazzola di sosta per il fermo in sicurezza. Qui i due occupanti hanno da subito mostrato un modo di fare sospetto, mostrando agli agenti documenti e dando spiegazioni non richieste. La profonda conoscenza del proprio lavoro e un intuito eccezionale, qualità che fanno della sottosezione di Orvieto uno dei comandi più attivi in Italia nella lotta al traffico di stupefacenti, hanno fatto sì che uno degli agenti notasse un involucro lucido spuntare dal sedile posteriore centrale. Così alle domande incalzanti degli agenti i due marocchini, ormai senza scampo e visibilmente innervositi, hanno risposto con un timido tentativo di fuga, tentativo reso nullo dagli uomini della Polstrada che li hanno bloccati sul posto. A questo punto, sulla vettura, sono scattati controlli più approfonditi.

La droga, - 30 panetti di circa un chilo l'uno composti da dieci barrette da un etto circa - era nascosta in un doppio fondo ricavato all'interno del sedile posteriore e nell'auto. Secondo gli accertamenti della polstrada, i due marocchini provenivano dalla Lombardia, dove avrebbero acquistato la droga, ed erano diretti a Roma. Le perquisizioni domiciliari scattate in contemporanea con il loro arresto, e condotte dalla Questura di Roma e dalla Polstrada di Albano Laziale, non hanno dato alcun esito. Per i due, già arrestati più volte anche nell'ambito di corpose operazioni antidroga, l'accusa è di detenzione e trasporto di sostanza stupefacente aggravata dall'ingente quantitativo.

"Questa ennesima operazione - ha riferito il comandante Spagnoli - è per noi motivo di orgoglio. Il nostro reparto si conferma ancora una volta in prima linea nel contrasto al transito di stupefacenti, i nostri agenti hanno dimostrato ancora una volta un grande intuito, un grande spirito di sacrificio, non abbassando mai la guardia e continuando a dare risultati eccellenti." Dello stesso avviso anche la dottoressa Grenga: "La sezione di Orvieto - ha detto la dirigente - è uno dei punti di forza della Stradale. Ci vuole professionalità, intuito e sagacia per individuare simili trasporti senza accurate indagini."