Arrestato Orfeo Goracci vicepresidente del consiglio regionale dell'Umbria

Un'ordinanza di custodia cautelare in carcere è stata eseguita stamani nei confronti del vicepresidente del Consiglio regionale dell'Umbria, Orfeo Goracci. L'accusa che viene contestata dalla Procura della Repubblica di Perugia all'ex sindaco di Gubbio - esponente del PRC, partito dal quale Goracci si è autosospeso nei mesi scorsi - parla di associazione a delinquere finalizzata all'abuso di ufficio e altri reati.

Al centro dell'inchiesta coordinata dai PM, Antonella Duchini e Mario Formisano, ci sarebbero alcune assunzioni sospette avvenute proprio all'interno del comune di Gubbio quando Goracci ne era il primo cittadino, nonché stabilizzazioni di precari, avanzamenti di carriera e aste di beni immobili la cui ratificazione è ora sotto la lente degli inquirenti. Nel novembre scorso Goracci era stato raggiunto da un'informazione di garanzia a firma del gip Carla Maria Giangamboni, nella quale la procura di Perugia ipotizzava il reato di concussione e abuso d'ufficio, stesse accuse rivolte nei confronti dell'ex vicesindaco di Gubbio, Maria Cristina Ercoli, che aveva retto il Comune dopo l'elezione di Goracci al Consiglio regionale.

Insieme a quella ordinata contro Goracci, la Procura della Repubblica ha disposto altre otto ordinanze di custodia cautelare, 4 in carcere e 4 ai domiciliari. In attesa degli interrogatori di garanzia, che dovrebbero svolgersi entro giovedì prossimo, per l'ex sindaco di Perugia il Gip ha inoltre disposto il divieto di incontro con il suo avvocato per 5 giorni.

Maestro elementare, 53 anni, Goracci ha una lunga carriera politica alle spalle. Per dieci anni, dal 2001 al 2010, è stato sindaco di Gubbio e parlamentare, nonché vicepresidente della giunta regionale all'epoca di Maria Rita Lorenzetti; poi, nel 2010, è stato eletto in consiglio regionale.

"A seguito dei provvedimenti di custodia cautelare - si legge in una nota a firma del segretario regionale Stefano Vinti, del segretario provinciale Enrico Flamini e del presidente gruppo consiliare regionale PRC-FdS Damiano Stufara - che hanno riguardato esponenti politici eugubini, il Partito della Rifondazione Comunista e il Gruppo Consiliare Regionale PRC-FdS ribadiscono, come sempre fatto in questi mesi, la loro totale fiducia nella magistratura. Rifondazione Comunista ha fatto della questione morale una delle sue principali bandiere ed elementi identitari. Per tale ragione - continua la nota - riteniamo politicamente che i rappresentanti dei cittadini nelle istituzioni debbano sempre dimostrare una specchiata e incontrovertibile etica pubblica."