Recuperato un cadavere nel lago di Corbara. Ha una catenina con crocefisso al collo
Una catenina con un crocefisso al collo, vestiti da uomo, pantaloni, camicia, scarponcini. E' tutto quello che può aiutare gli inquirenti a dare un nome al cadavere recuperato oggi pomeriggio nelle acque del Lago di Corbara.
Nel primo pomeriggio di oggi, alcuni residenti hanno avvistato un corpo galleggiare nelle acque al largo, in località Salviano. Immediata la chiamata ai Carabinieri di Baschi che oltre ad allertare il comando della Compagnia di Orvieto hanno richiesto l'intervento dei Vigili del Fuoco per il recupero. Sul posto sono giunte due unità dei Vigili del Fuoco di Orvieto e una unità di Amelia attrezzata per il recupero in acqua con gommone.
"Se in uno primo momento ciò che galleggiava nelle acque del Lago poteva sembrare una carcassa di animale, appena raggiunto il luogo dove era incagliato è stato subito chiaro che si trattava di una persona, - racconta il comandante Petrucci dei Vigili del Fuoco di Amelia, raggiunto telefonicamente. Dall'acqua spuntava circa trenta-quaranta centimetri, di spalle, la testa era incastrata nel fondo melmoso di quella zona. Le operazioni di recupero sono andate avanti per tutto il pomeriggio, poichè, stante le condizioni del corpo si temeva di poterne compromettere lo stato, comunque in evidente decomposizione. Non è stato possibile nemmeno capire il sesso della persona ma ipotizziamo che si tratti di un uomo poichè aveva indosso dei pantaloni, degli scarponcini, una camicia. Al collo ha una catenina con crocefisso, speriamo che questo elemento possa essere utile per il riconoscimento".
Riconoscimento che appare al momento assai difficile. La salma è stata trasportata con estrema cautela presso il nosocomio orvietano a disposizione dell'Autorità Giudiziaria e in attesa dell'esame autoptico. La prolungata immersione in acqua, - si parla di mesi, - e l'azione della fauna ittica hanno inevitabilmente martoriato il corpo rendendolo pressoché irriconoscibile.
Il primo pensiero degli inquirenti è andato subito al 52enne tuderte che nel dicembre dello scorso anno era scomparso in località Montemolino durante l'esondazione del Tevere. Allora le ricerche dal Tevere erano state estese anche all'invaso di Corbara, ma nessun corpo era stato rinvenuto.