cronaca

Bomba d’aereo da mille libbre dell’ultima Guerra Mondiale. Rinvenuta a Ciconia in un terreno privato

giovedì 1 settembre 2011
di Davide Pompei
Bomba d’aereo da mille libbre dell’ultima Guerra Mondiale. Rinvenuta a Ciconia in un terreno privato

Ha dormito sotto terra per oltre sessant'anni, a pochi metri dal Paglia. E ci volevano i lavori di sbancamento in corso su un terreno privato in via degli Ippocastani, tra la scuola media e la chiesa di Ciconia, per riportare alla luce l'ennesimo residuo bellico, sganciato da un aereo durante la Seconda Guerra Mondiale. Il ritrovamento dell'ordigno a doppia spoletta di fabbricazione americana - peso complessivo mille libbre, ovvero quasi mezza tonnellata - è avvenuto nel pomeriggio di ieri da parte degli operai del cantiere.

I primi ad intervenire sul luogo sono stati gli agenti del Commissariato di Pubblica Sicurezza coordinati dal vice questore aggiunto Federico Sciaudone, che alternandosi con i Carabinieri per le prossime ore piantoneranno l'area giorno e notte, per questioni di sicurezza e per impedire che qualche curioso si avvicini incautamente. Ispezionato dagli esperti del Nucleo Artificieri del 6° Rgt. Genio Pionieri di Roma diretti dal maresciallo Agostino Pinna, l'ordigno inesploso è stato messo in sicurezza e non risulta pericoloso.

Venerdì mattina nel corso di una riunione operativa presso la Prefettura di Terni, verrà fissata la data esatta del brillamento e saranno definite le opere infrastrutturali necessarie alla sicurezza delle abitazioni. Con buona probabilità però sembra che il despolettamento possa avvenire in loco e che l'ordigno venga fatto brillare altrove nella giornata di domenica, richiedendo quindi il blocco temporaneo del traffico e l'evacuazione dei residenti nel raggio di cinquecento metri.

In ogni caso, il tavolo tecnico al quale siedono anche Vigili del Fuoco, Protezione Civile e Polizia Municipale predisporrà il piano d'intervento per stabilire con certezza tempi e modalità del disinnesco, oltre a tutti gli aspetti logistici. Il disagio, insomma, si annuncia solo lievemente più contenuto rispetto a quello causato dalla bomba rinvenuta a Pianlungo a gennaio del 2010 che provocò per alcune ore l'interruzione del traffico dell'A1 e del tratto ferroviario, spaccando in due di fatto l'Italia.