cronaca

Acqualoreto. Cosparge la moglie di benzina e le dà fuoco. Gravissima

mercoledì 27 luglio 2011
di M.R.

Si trova ricoverata, in gravissime condizioni all'ospedale Sant'Eugenio di Roma, R.S., 44 anni, che questa mattina, intorno alle ore 9, nei pressi di Acqualoreto, è rimasta vittima di ustioni su tutto il corpo. A quanto si apprende sarebbe stato il marito, L.B., operaio di 40 anni di origini casertane ma residente nel Folignate, a gettarle addosso della benzina e a darle fuoco.

Secondo quanto si è appreso, i due stavano procedendo con la loro autovettura, una Mercedes Classe A, in direzione di Todi, forse per un colloquio con un avvocato, forse a causa di una imminente separazione, quando tra loro deve essere scoppiato un violento litigio.

L'uomo avrebbe quindi accostato in una strada tra la boscaglia nei pressi della frazione di Acqualoreto, poi, una volta sceso, avrebbe preso una tanica di benzina che aveva con sé in auto, cosparso la donna con il liquido infiammabile per poi appiccare il fuoco. La donna, seppur avvolta dalle fiamme, in qualche modo sarebbe riuscita ad uscire dalla macchina correndo lungo la strada; qui un farmacista di passaggio e un finanziere fuori servizio che lavorava in un campo lì vicino, le avrebbero prestato i primi soccorsi con una coperta nel tentativo di spegnere le fiamme che l'avvolgevano. Il marito intanto, convinto di aver ucciso la moglie, avrebbe chiamato i carabinieri intorno alle 9 di questa mattina.

Quando i militari sono giunti sul posto hanno trovato la donna con ustioni gravissime su tutto il corpo. La gravità delle ustioni hanno immediatamente costretto il personale sanitario intervenuto a trasferire la donna al Sant'Eugenio, a Roma, al reparto grandi ustionati. Il marito, un operaio con precedenti per reati contro il patrimonio, bloccato in zona dai Carabinieri della Compagnia di Orvieto, è stato portato in centrale per essere interrogato. Ai militari, - secondo quanto riferiscono gli inquirenti, - avrebbe riferito che l'episodio sarebbe maturato nell'ambito di dissidi familiari che duravano da tempo.

I carabinieri, coordinati dal procuratore facente funzioni dott. Flaminio Monteleone, lavorano ora per appurare se nel gesto ci sia stata o meno premeditazione. La presenza infatti della tanica di benzina in auto e l'accendino usato, - l'uomo non sarebbe un fumatore, - lascerebbero ipotizzare un gesto calcolato e studiato nei particolari.

Al termine dei rilievi del caso, il 40enne è stato rinchiuso nel carcere di Orvieto a disposizione dell'autorità giudiziaria. Per lui l'accusa è di tentato omicidio in flagranza di reato. I figli della coppia, tre ragazzi di cui il più grande di 17 anni, sono stati, su disposizione della Procura, affidati momentamente ai servizi sociali.

La donna, come detto, si trova in condizioni disperate nel reparto grandi ustionati del Sant'Eugenio con ustioni di terzo grado sul 90% del corpo.