cronaca

False dichiarazioni dei redditi. Scacco matto ai "furbetti del ticket". 636 denunce in tutta l'Umbria

mercoledì 4 maggio 2011
False dichiarazioni dei redditi. Scacco matto ai "furbetti del ticket". 636 denunce in tutta l'Umbria

Dichiaravano un reddito più basso per non pagare il ticket su prestazioni sanitarie nelle ASL dell'Umbria. Sono 636 in tutto le denunce per truffa e falso che i carabinieri del Nas di Perugia, coordinati dal capitano Marco Vetrulli, hanno inviato alle procure umbre di competenza a conclusione di prolungati accertamenti svolti in collaborazione con il personale delle quattro aziende sanitarie umbre e della Agenzia delle Entrate.

I controlli, iniziati nel mese di ottobre dello scorso anno, hanno riguardato le autocertificazioni per ottenere l'esenzione alla compartecipazione della spesa sanitaria (ticket). In totale sono state esaminate circa 10mila dichiarazioni dell'anno 2010, (circa 6 mila riguardano solo la ASL di Perugia) delle quali il 6,5 per cento circa è risultata falsa. In alcuni casi è stato accertato come il reddito effettivo del nucleo familiare del dichiarante fosse di oltre 100 mila euro, ovvero circa tre volte il tetto massimo previsto per ottenere l'esenzione. Nel corso delle operazioni sono state poste sotto sequestro penale circa 900 prescrizioni mediche relative alle false dichiarazioni attestate.

La conta dei "furbetti del ticket" registrerebbe circa 380 perugini, 85 tifernati, 85 tra folignati e spoletini, e 85 ternani. Ma, mentre il danno al Servizio sanitario regionale è stimato in circa euro 250 mila per l'anno 2010, per loro i provvedimenti potrebbero essere morbidi, recenti sentenze infatti, hanno fatto scattare il giudizio penale oltre la soglia di 4 mila euro di ticket annui evasi, e, appare davvero improbabile che qualcuno dei coinvolti si attesti su simili cifre.