cronaca

Cronotachigrafo manomesso grazie ad un congegno di nuova generazione. Autotrasportatore nei guai

mercoledì 4 maggio 2011
di M.R.
Cronotachigrafo manomesso grazie ad un congegno di nuova generazione. Autotrasportatore nei guai

Un tir lanciato a ben oltre gli 80 chilometri orari permessi in autostrada, non è passato inosservato agli occhi di una pattuglia della Polizia Stradale di Orvieto in servizio sul tratto orvietano. Gli agenti, insospettiti quindi dall'andatura del mezzo pesante lo hanno fermato.

A bordo del tir, guidato da un casertano di 36 anni, entrato in autostrada a Verona alle 2.15 e fermato nei pressi di Orvieto alle 10 di mattina e quindi per nulla in regola con le disposizioni di legge che regolano le soste durante il tragitto, gli uomini della Stradale hanno rinvenuto un dispositivo in grado di alterare l'apparecchiatura del cronotachigrafo, congegno che registra i tempi di guida, le distanze percorse e le velocità sostenute dai tir. Ma stavolta gli agenti non si sono trovati di fronte il solito meccanismo utilizzato per manomettere la scatole nere, più volte sequestrato in numerose perquisizioni, stavolta si trattava di un congegno mai visto, in pratica un sensore sofisticato e moderno installato nel cambio.

Tutto questo gli agenti lo hanno verificato però solo affidando il mezzo ad una autofficina specializzata che ha smontato il cambio e, al suo interno, ha rinvenuto il congegno illegale. Infatti il tir, posizionato su una base apposita e fatto viaggiare ad una certa velocità faceva risultare delle evidenti discrepanze nel cronotachigrafo. Inoltre, procedendo ad ispezione della cabina di guida, gli uomini della Stradale, hanno rinvenuto una sorta di telecomando dotato di alcuni pulsanti ognuno in grado di permettere al mezzo il raggiungimento di un livello di velocità diverso. Per il conducente è scattata quindi una denuncia per rimozione od omissione dolosa di cautele contro infortuni sul lavoro. A suo carico inoltre anche una sanzione amministrativa di oltre mille euro, il ritiro della patente e il sequestro immediato del veicolo e denuncia anche per il titolare della ditta di trasporti.

"Il ricorso a questo stratagemma - riferisce il sostituto commissario Stefano Spagnoli - sembrava essere diminuito, in realtà si è solo perfezionato. L'intensificazione di controlli mirati da parte della pattuglie comunque sta già dando i suoi frutti". Purtroppo è da registrare che sono spesso le aziende a fare pressioni sui singoli trasportatore costringendoli, di fatto, a percorrere molto più ore di quelle consentite. In questo modo si effettuano più trasporti, si riesce ad essere più competitivi specialmente nelle lunghe percorrenze, purtroppo però a scapito della sicurezza.