cronaca

Tentano di entrare in una abitazione di Castel Giorgio ma la vicina di casa chiama i Carabinieri

sabato 29 maggio 2010
di D.P.

Un piccone, un martello frangivetro, un giravite e altri arnesi simili, atti allo scasso. Avevano tutto l'occorrente necessario per mettere a segno un furto in piena regola, ma a rovinare i loro progetti c'ha pensato la "solita" vicina di casa. Protagonisti dell'episodio, avvenuto nei giorni scorsi, sono due giovani di origine cilena e un uomo proveniente dall'Uruguay che hanno tentato di introdursi all'interno di un'abitazione nel centro storico di Castel Giorgio. Avrebbero potuto essere nonno e nipoti, vista la loro età.

L'uomo, infatti, ha 83 anni, mentre i due ragazzi cileni rispettivamente 29 e 26 anni. Sta di fatto che i tre cercavano in tutti i modi di forzare il portone di casa, in pieno giorno, quando una signora vedendoli armeggiare con fare sospetto, ha iniziato a gridare e dato immediatamente l'allarme ai Carabinieri. Per timore di essere riconosciuti, si sono dati alla fuga. I militari dell'Arma però sono riusciti a intercettarli all'altezza di Sferracavallo mentre tentavano di scappare a bordo di un furgoncino. La conferma che fossero gli artefici del tentato furto è arrivata a seguito della perquisizione della vettura, quando i Carabinieri hanno ritrovato il materiale con cui avevano tentato di introdursi all'interno dell'abitazione. Dai controlli è anche emerso che il giovane al volante, mentre guidava era sprovvisto di patente. È a questo punto che nei loro confronti è scattata la denuncia. Così come le denunce a piede libero per ricettazione hanno raggiunto tre rumeni residenti a Roma, che trasportavano verso la Romania un pulmino al quale era attaccato un carrello. Il rimorchio pronto per la spedizione conteneva un motociclo Italjet Torpedo, che era stato sottratto un paio di anni fa ad un uomo residente a Fabro.

Secondo quanto riferito, tutti e tre - un trentenne, un ventiseienne e un uomo di 38 anni - a turno erano diventati i proprietari del mezzo, rivendendoselo a vicenda. Comprato per 100 euro, era stato addirittura rivenduto per 200 euro. Altri tre rumeni - vent'anni il più piccolo, gli altri due di ventitre e trentaquattro anni - censurati e nullafacenti, anch'essi residenti nella capitale, sono stati sorpresi invece nelle pressi di Castel Giorgio, a bordo di una Fiat Ducato mentre erano intenti a raccogliere materiale ferroso. I giovani, inottemperanti al decreto di espulsione emesso dal prefetto di Roma, sono stati immediatamente denunciati a piede libero. Sorte simile era toccata solo quindici giorni fa ad altri loro connazionali che per vivere riparavano oggetti metallici, utensili ferrosi e rottami vari raccattati ovunque. Anch'essi, residenti nei campi nomadi alle porte della capitale, sorpresi a vagabondare per le campagne dell'Orvietano, erano stati denunciati per esercizio dell'attività di raccolta rifiuti senza autorizzazione.