cronaca

In difesa del Tribunale di Orvieto: interrogazione Belcapo in Consiglio. Barberani: "L'aria che tira non è incoraggiante"

venerdì 23 aprile 2010
In difesa del Tribunale di Orvieto: interrogazione Belcapo in Consiglio. Barberani: "L'aria che tira non è incoraggiante"

Il Consiglio comunale ha nuovamente trattato la questione relativa alla permanenza ad Orvieto del Tribunale mandamentale, questione sollevata dall'interrogazione della cosigliera Donatella Belcapo (PD) la quale ha chiesto al Sindaco e alla Giunta di conoscere "come si intende dai livelli istituzionali più bassi fino ad arrivare al Governo nazionale, per scongiurare tale ipotesi".

"Sono sempre più insistenti le voci che danno per quasi certa la soppressione del Tribunale di Orvieto. - ha dichiarato in consiglio la Belcapo, - Tale eventualità sortirebbe effetti devastanti per l'intero territorio orvietano. L'importanza strategica e di civiltà giuridica della permanenza del Palazzo di Giustizia nella nostra città non ha bisogno di essere né dimostrata, né documentata: è infatti di tutta evidenza il valore simbolico e pratico che riveste l'Istituto Giudiziario che si vorrebbe dissennatamente sopprimere, anche alla luce della sua comprovata competenza, efficienza e dinamicità. Pertanto, è assolutamente necessario esperire ogni e qualsiasi azione tesa a difendere ad oltranza un'Istituzione storica della quale sarebbe immorale privarsi. Non meno importante è la valenza che il Tribunale ha per l'indotto economico. In Umbria ci sarebbe l'intenzione di lasciare solo i tribunali di Perugia e Terni, quindi per il salvataggio della sede di Orvieto occorre mettere in campo le forze istituzionali".

L'Assessore allo Sviluppo economico Antonio Barberani ha risposto che "la domanda già contiene molte note della mia risposta. Il Tribunale tiene in sé l'identità della città e di questo territorio. Perderlo significherebbe la perdita di identità. Diventare sezione distaccata di Terni salvaguarderebbe gran parte dei lavoratori ma non l'indotto forense né le forze giudiziarie e le carceri. Ci siamo già mossi, sia negli anni passati che adesso. Il problema è quello delle revisione delle circoscrizioni che è una impresa colossale, ma va fatta. Il territorio che ci è più consono è l'alto Lazio e la bassa Toscana. Questo ci consentirebbe di operare insieme con Rieti e Viterbo favore di una battaglia congiunta per l'istituzione della Corte d'Appello a Viterbo in quanto Roma è ormai insostenibile. Siamo consapevoli che questo problema tocca situazioni consolidate da decenni e tocca molti interessi. L'aria che tira non è incoraggiante. Personalmente, d'intesa con l'Ordine degli avvocati di Orvieto ho attivato dei contatti con il Presidente dell'Ordine degli Avvocati di Viterbo. Speriamo di poter dare luogo ad una iniziativa congiunta e di darne comunicazione quanto prima al Consiglio comunale".