cronaca

Colorati, accoglienti, moderni. I nuovi locali della ASL al Borgo inaugurati ufficialmente

venerdì 26 febbraio 2010
di M.R.
Colorati, accoglienti, moderni. I nuovi locali della ASL al Borgo inaugurati ufficialmente

Sono colorati, accoglienti, moderni. Sono i nuovi locali, - situati al terzo piano di una delle strutture del Borgo di Orvieto Scalo, - che ospitano gli ambulatori e i servizi socio-sanitari della ASL e che questa mattina, nonostante siano pienamente operativi già da qualche giorno, sono stati inaugurati ufficialmente alla presenza di numerose autorità, di cittadini e di operatori dei servizi in questione.

 

Circa 700 metri quadrati, dotata di spazi moderni e adeguati per pazienti e familiari, in grado di assicurare il massimo rispetto della privacy e permettere al personale medico e infermieristico di svolgere le attività di assistenza e di cura nel migliore dei modi, la struttura ospita numerosi servizi sanitari: Cup centro unico prenotazioni, assistenza domiciliare integrata, Sim infanzia, attività ambulatoriali specialistiche, diagnostiche e consultoriali, punto prelievi. Il nuovo Centro di Salute di Orvieto Scalo rappresenta quindi un indubbio salto di qualità nella erogazione dei servizi sanitari territoriali al cittadino da parte della Asl 4 provinciale e testimonia l'attenzione della nuova direzione nei confronti dell'area orvietana e l'impegno rivolto a dare risposte, nel segno dell'efficacia e dell'efficienza, ai vecchi e ai nuovi bisogni della popolazione.

Al "taglio del nastro" erano presenti, tra gli altri, il direttore della ASL 4 Vincenzo Panella, l'assessore Regionale alla Sanità Maurizio Rosi, l'On. Carlo Emanuele Trappolino, il Sindaco di Orvieto Antonio Concina, il vicesindaco e assessore alla Sanità del Comune di Orvieto, Massimo Rosmini, il dott. Giampiero Giordano, direttore sanitario del "Santa Maria della Stella" di Orvieto, Marco Frizza, presidente del consiglio comunale di Orvieto, i consiglieri regionali Ada Girolamini e Alfredo Santi, esponenti politici orvietani, autorità civili e militari, medici e operatori sanitari.

 

 

 

foto: Monica Riccio