cronaca

Il Vescovo Giovanni Scanavino in visita al Consiglio Comunale. Laici e cattolici insieme per il bene comune

venerdì 20 novembre 2009
di Mauro Sedda

Una calorosa accoglienza da parte di tutto il Consiglio Comunale, ha salutato ieri sera l'annunciata visita del Vescovo di Orvieto-Todi, Mons. Giovanni Scanavino alle autorità civiche nell'ambito del lungo cammino che è al centro della Visita Pastorale nell'Unità Pastorale S. Maria Assunta e S. Giuseppe.
A porgere il saluto di benvenuto a Mons. Scanavino è stato il Presidente del Consiglio Comunale, Marco Frizza che nel suo messaggio ha sottolineato la consapevolezza e la volontà di tutte le forze politiche presenti nell'Assemblea Civica ad adoperarsi per la comunità tutta.

Frizza ha affermato che "nell'esortazione pastorale di Padre Giovanni prevale la tensione umanistica. Da quando la politica ha smesso di occuparsi dell'uomo e ha come obiettivo la scelta del presente, è fondamentale guardare oltre la pianura della quotidianità. E' importante però mantenersi nella giusta direzione. Cogliamo, in particolare, l'appello a favore dei giovani lanciato da Mons. Giovanni Scanavino. I giovani che necessitano di attenzione da parte delle Istituzioni nazionali e locali per tornare ad essere protagonisti della città. Su questi giovani, loro malgrado, pesano il debito pubblico e il debito pensionistico del sistema paese per questo occorre realizzare con essi un nuovo patto generazionale".

"Con il Vescovo di Orvieto-Todi - ha dichiarato da parte sua il Sindaco, Antonio Concina - abbiamo condiviso molte tappe di questo suo cammino pastorale attraverso le molte espressioni della comunità locale. Abbiamo potuto riscontrare come in ogni luogo che Egli ha visitato, ha incontrato consenso e simpatia da tutti indistintamente, anche in quei luoghi come il Carcere dove si acutizzano le privazioni, le sofferenze umane. Consenso e simpatia anche da chi non è cattolico. La sua visita pastorale è stata molto impegnativa e faticosa ma ha riservato attenzione per ciascuno. Lo ringraziamo per questo e per averci incontrato in questa sede civica".

Dal canto suo, Mons. Giovanni Scanavino ha ringraziato per l'accoglienza sottolineando che il confronto fra il suo ruolo e quello dell'Amministrazione comunale non sia poi tanto diverso.
"Sul piano ideale - ha detto - siamo tutti molto uniti. Il problema semmai è quello di trovare sul piano ideale-storico, l'unità d'intenti che cerca il bene comune. Il mio intento, a livello esplicitamente religioso, è il richiamo alla nostra Chiesa perché si assuma tutte le responsabilità che Cristo le ha affidato per costruire una unità sempre più nuova e unita. L'Eucarestia è il dono più grande che Cristo ci ha lasciato, dono che è anche la responsabilità più grande. Il simbolo di quello che ci ha dato. Il Crocifisso è il segno dell'offerta totale della sua vita per l'umanità".

"Abbiamo tutti un compito enorme - ha aggiunto - siamo tutti sulla stessa barca perché lo scopo della politica come lo scopo della Fede ha come oggetto immediato e urgente l'Unanimità, anche quella che ci è più vicina. Anche se i mezzi possono essere notevolmente diversi ma non completamente diversi, dovremo trovarci tutti con lo stesso entusiasmo a realizzare scopi comuni. Anche se veniamo da filosofie, mentalità o storie diverse. Lo scopo è uguale per tutti: è il bene di tutti".

"Per quanto riguarda i giovani - ha proseguito - utile sottolineare che essi non possono essere trascurati, dobbiamo sforzarci di vedere le loro aspettative di vita e di lavoro. Dobbiamo lavorare per tutelarli. Le Forze dell'Ordine ci dicono che per alcuni aspetti questa realtà è ancora tutelata grazie anche ad una tradizione contadina che ci rinnova il valore della famiglia che tiene duro di fronte alla disgregazione. Ma non possiamo abbassare la guardia. La mia visita alle aziende e ai cantieri di lavoro mi ha aiutato a capire che siamo in un territorio che ha risorse incredibili a livello intellettuale, creativo, tecnologico. Questa confluenza stupenda di fattori deve spingerci a fare tutto quello che possiamo per crescere. Penso ad esempio, all'esigenza di dare un futuro importante e nobile all'artigianato artistico e alle botteghe artigiane investendo proprio sui giovani. Sarebbe un peccato non spendere la nostra politica per queste motivazioni di sviluppo. E' vero cozziamo con le difficoltà finanziarie della crisi in atto, ma spero che potremo continuare a collaborare insieme dandoci una mano per trovare le soluzioni adatte. Vi ringrazio per la benevolenza. Esorto tutti ad andare oltre la litigiosità. Se ci preoccuperemo di affrontare i problemi tutti insieme, daremo una grande e bella lezione di novità".