Era nato ad Orvieto Gian Domenico Pistonami, il parà di Lubriano caduto nell'attentato di Kabul
Matteo Mureddu, Davide Ricchiuto, Gian Domenico Pistonami, Roberto Valente, Antonio Fortunato e Massimiliano Randino sono questi i nomi dei sei parà italiani morti a Kabul. Li hanno resi noti fonti del Ministero della Difesa, dopo aver avvisato i familiari dei soldati uccisi.
E tra loro anche un viterbese, il caporalmaggiore Giandomenico Pistonami, 26 anni, (nella foto messa a disposizione dallo Stato Maggiore dell'Esercito) nato a Orvieto, ma fin dall'infanzia trasferitosi a Lubriano dove viveva con il padre Franco, 55 anni, operaio elettricista, e la mamma Anna Rita, 47 anni, casalinga. Pistonami era partito lo scorso maggio e stava per rientrare in Italia il prossimo mese. Aveva scelto di partecipare alle missioni all'estero per garantirsi un buon futuro economico insieme alla fidanzata Zuega Pizzo. Profondo cordoglio nel piccolo paese viterbese che ora si stringe attorno alla famiglia del parà ucciso a Kabul.
"Il mio è il lavoro "più importante" e pericoloso, fatto di concentrazione e tensione perché da lassù "con un gesto posso fermare le macchine che passano", diceva il caporalmaggiore Pistonami a L'Espresso il 3 agosto scorso solo pochi giorni dopo la morte del caporalmaggiore Di Lisio. Pistonami, proprio come Di Lisio, era un mitragliere, l'uomo più a rischio quando si esce in pattuglia perché è quello che sta in 'ralla', la torretta del "Lince", dunque il può esposto agli attacchi.
Gli altri caduti:
Il tenente Antonio Fortunato, 35 anni, originario di Lagonegro (Potenza), era in forza al 186esimo reggimento.
Il primo caporal maggiore Matteo Mureddu, nato a Oristano, 26 anni, anche lui in forza al 186esimo reggimento.
Il primo caporal maggiore Davide Ricchiuto, nato a Glarus (Svizzera) ventisei anni fa, in forza al 186esimo.
Il sergente maggiore Roberto Valente, 37 anni, di Napoli, in forza al 187esimo reggimento.
Il primo caporal maggiore Gian Domenico Pistonami, 26 anni, nato a Orvieto, residente a Lubriano e in forza al 186esimo.
Il primo caporal maggiore Massimiliano Randino, nato a Pagani, in provincia di Salerno trentadue anni fa, in forza al 183esimo reggimento.
I feriti sono quattro: tre appartenenti al 186esimo reggimento dell'Esercito e uno all'Aeronautica Militare.
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Il 186/mo reggimento paracadutisti Folgore, di stanza a Siena, al quale appartengono le sei vittime dell'attentato di Kabul, in Afghanistan, costituisce una delle componenti di arma base della Brigata.
E' alimentato da volontari in ferma breve e in servizio permanente.
Lo Stato Maggiore della Difesa ha messo a disposizione dei familiari dei militari italiani impegnati in Afghanistan un numero verde. Per avere ogni tipo di informazione il numero da comporre è 800228877.
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