cronaca

Dissidi tra librerie: potrebbe saltare lo stand estivo del libro. Il Comune da il permesso poi lo revoca, la Libreria dei Sette minaccia azione legale

venerdì 19 giugno 2009
Dissidi tra librerie: potrebbe saltare lo stand estivo del libro. Il Comune da il permesso poi lo revoca, la Libreria dei Sette minaccia azione legale

La Fiera estiva del Libro organizzata ogni anno dalla Libreria dei Sette, che con il suo stand caratterizza l'estate e le serate del centro storico di Orvieto ormai da 12 anni, quest'anno potrebbe non svolgersi. Lo stand, che negli anni passati veniva allestito con una tensostruttura sotto i portici di Sant'Andrea, avrebbe dovuto aprire nella giornata di ieri inaugurando la XII edizione della fiera, che da 12 anni offre durante i mesi estivi un vasto assortimento di libri a basso costo ed edizioni rare ed esaurite. Il luogo scelto, per vari pareri contrari rappresentati al Comune rispetto ai portici di Sant'Andrea, era quest'anno la cosiddetta Piazzetta di San Giuseppe (Piazza Gualterio) lungo Via del Duomo.

Proteste anche rispetto a questa dislocazione, che in un primo momento era stata autorizzata dal Comune. Ad averle avanzate è la Libreria Valente, che opera nei pressi di Piazza Gualterio, per motivi di concorrenza, adducendo il fatto che, da questa apertura di prossimità, avrebbe subito un danno economico. "E questo - afferma Riccardo Campino, titolare della Libreria dei Sette che organizza la Fiera estiva del libro, nonostante avessimo proposto una soluzione di compromesso, mettendo a disposizione della Valente stessa uno spazio all'interno della fiera a totale titolo gratuito".

Così, di fronte al diniego della Libreria Valente, il Comune ha deciso di sospendere il permesso di occupazione del suolo pubblico. Ma questo a poche ore dall'apertura, quando la struttura era già stata montata a seguito della concessione ottenuta pochi giorni prima.

"Oltre alla beffa, dovuta a un atteggiamento incomprensibile da parte dei dirigenti comunali che hanno preferito non esercitare l'autorità che loro compete - afferma Riccardo Campino - la Libreria dei Sette lamenta un ingente danno economico, derivante dalle spese sostenute dopo aver ricevuto la concessione". Il danno ammonterebbe a oltre 5 mila euro e Campino appare deciso ad attivare le vie legali nei confronti del Comune di Orvieto, lamentando una decisione lesiva e ingiusta in considerazione delle soluzioni proposte per fronteggiare l'inconveniente delle lamentele dell'altra libreria.

"Di tutta questa storia, quello che lascia allibiti è l'atteggiamento del Comune che, dopo aver deciso lo spostamento della fiera dalla sede storica degli Archi di S. Andrea, area per la quale la Libreria dei Sette aveva, su indicazione del Comune, fatto costruire una struttura ad hoc in legno e stoffa che fosse compatibile con il pregio del luogo occupato, quest'anno ha deciso lo spostamento in altra sede e successivamente ha revocato il permesso".

Dal canto suo, l'Assessore al Commercio Pier Paolo Vincenzi, interpellato in proposito, afferma di venire a conoscenza della questione, trattata dal Sindaco e dal Funzionario, solo ora e di avere intenzione di approfondire come sono andati i fatti. Si dice fiducioso in una possibile soluzione. Quello che può dichiarare intanto è che, sull'occupazione del suolo pubblico, non esiste alcuna norma certa, e ci si regola a discrezione a seconda dei casi.

Ma Campino incalza non tanto sulla legittima "discrezione", quanto sul ripensamento del funzionario preposto, e rincara la dose affermando che muore un'ulteriore iniziativa di animazione e rivitalizzazione della città.