cronaca

Gli studenti manifestano ad Orvieto

giovedì 30 ottobre 2008
di jacopo
Compito del giornalista è, o almeno dovrebbe essere, quello di raccontare i fatti e gli avvenimenti in modo distaccato e oggettivo. Potrò fare questo nel descrivere ciò che è accaduto questa mattina, giovedì 20 ottobre, ad Orvieto essendo studente universitario? La cronaca Questa mattina verso le 20.40 a piazza Chaen c'erano circa duecento studenti che, in breve tempo, si sono mossi nei i giardini comunali dell'Albornoz. Qui c'è stato un momento di stanca del corteo, i ragazzi si sono un po' dispersi e mentre qualcuno si dava da fare scrivendo striscioni e organizzandosi per dopo altri parlavano a gruppi. Stando tra di loro mi sono reso conto che c'era chi parlava della riforma e chi invece di tutt'altro, ma anche questo è giusto e fa parte delle cose. Ad un certo punto sono anche arrivati alcuni insegnanti e professori, oltre una decina, più alcuni altri studenti ritardatari. Il corteo parte e, come prestabilito con il commissariato, inizia il suo percorso verso piazza S.Andrea passando davanti al complesso scolastico in via Marconi e davanti al Duomo. Per il corso di Orvieto la gente guarda e, cosa rara per gli orvietani, non protesta ma molti apprezzano; il corteo è diventato più numeroso perché lungo la via si sono aggiunti altri insegnati ma anche tante altre persone. A Piazza S.Andrea ci si siede davanti alla sede del Comune e qui inizia un confronto, a tutti è data la possibilità di esprimersi e questa cosa è ottima e indice di come l'iniziativa non meriti nessun cappello né politico né di alcun tipo. Gli interventi sono interessanti e non sembrano di ragazzi disinformati ma, viceversa, che sanno bene quello che dicono. Hanno con loro anche il testo della legge e lo leggono, tanto per ribadire che si sono informati e che sanno. Tra i molti interventi da sottolineare quello di una dirigente scolastica che non teme, nonostante le critiche ricevute da un genitore, di esporsi e dire la sua. Poi quello di una collaboratrice scolastica che dice: “io sono di ruolo e dunque tutti questi tagli non mi interessano, oggi però sciopero, rinunciando ad una parte del mio stipendio, per tutti coloro che rischiano di perdere il posto di lavoro e per i mie tre figli”, l'applauso scatta immediato forte e sincero da parte di tutti i ragazzi. Significativo, sempre per dare un'idea di come i ragazzi siano consapevoli di quello che sta succedendo e della necessità di un dialogo e confronto con tutti, è l'intervento di una ragazza che chiede se il Sindaco, Stefano Mocio, possa venire ad esprimere il suo pensiero. Il sindaco non c'è ma prende la parola l'assessore Pier Paolo Vincenzi che conferma la contrarietà alla legge Gelmini e ai tagli di tutta l'amministrazione, poi dichiara la sua vicinanza al movimento e ai ragazzi ed anche qui applausi da parte di tutti. Le considerazioni I ragazzi, è evidente, hanno le loro idee che sono fondate sull'informazione e su una visione critica della scuola. Nessuno dichiara che non ritiene necessaria una modifica, una riforma del sistema scolastico, tutti però non capiscono perché sia necessario partire con tagli indiscriminati. Prima che qualcuno lo dica ammetto che numericamente erano, forse dovrei dire eravamo, pochi rispetto al numero totale degli studenti orvietani ma: il tempo non ha certo favorito l'iniziativa, molti ragazzi magari hanno desistito nel venire proprio per il brutto tempo. Nonostante questo il numero era considerevole e poi si vedeva, si sentiva dalle parole e dai commenti che chi c'era sapeva perché era lì. Questo va riconosciuto ai ragazzi, alla quasi totalità dei ragazzi dell'orvietano presenti in piazza. Tanti erano veramente molti informati, altri volevano sapere di più e quindi ascoltavano con attenzione. Mi chiedo se qualcuno possa preoccuparsi se non tutti i giovani sono aspiranti veline o tronisti. La nostra scuola pubblica, perché parliamo di questa almeno fino a quando ci sarà, è così mal trattata che andrebbe riformata, non distrutta. Nonostante tutto forma ancora liberi pensatori, solo per questo andrebbe difesa strenuamente.