cronaca

Blitz della Guardia di Finanza negli uffici orviertani e perugini della Soprintendenza. Corruzione sospetta per un cantiere a Calvi

giovedì 24 luglio 2008
Ancora una bufera di ordine amministrativo si abbatte sull'Umbria toccando, questa volta, il territorio del Ternano e, almeno di striscio, anche Orvieto. Dopo lo scandalo degli appalti alla Provincia di Perugia, questa volta nel mirino degli inquirenti è la Soprintendenza dei Beni culturali, aecheologici e ambientali, sembrerebbe per episodi di corruzione che riguarderebbero un cantiere di ristrutturazione della stessa Soprintendenza in un Monastero di Suore di Calvi dell'Umbria. Risale a ieri, infatti, un blitz della Guardia di Finanza, su mandato della Procura di Terni, negli uffici dell'ente sia a Perugia che a Orvieto. Massimo, per ora, il riserbo sull'inchiesta, sia da parte del Comando della Guardia di Finanza che della Soprintendenza, anche se pare che a dare l'avvio alle indagini sia stato un esposto sulle modalità di rilascio di alcuni pareri rispetto a ristruttuazioni e interventi di natura edilizia. L'inchiesta, condotta dal PM della Procura di Terni Dott. Fausto Cardella, è appena agli inizi. Lo staff dell'Ufficio distaccato di Orvieto si dice sorpreso dal blitz e afferma di non rendersi conto di cosa, almeno nei procedimenti amministrativi, possa averla attirata. Intanto, come è nella prassi, all'architetto Raffaele D'Avanzo, responsabile del procedimento, è stato recapitato regolare avviso di garanzia. Insieme a lui ad altri tre funzionari della Soprintendenza.